Il direttore Mauro Marchesi: «Carenza maggiore riguarda il gruppo A positivo e B positivo»
PERUGIA – Sul fronte delle donazioni di sangue, dall’inizio del 2017 a oggi si sta registrando un calo netto e diffuso in tutta la penisola. Non fa eccezione l’Umbria, nonostante i dati, di norma, a fine anno oscillino molto da regione a regione. Fatto sta che l’Azienda ospedaliera di Perugia, in collaborazione con le associazioni interessate, sta correndo ai ripari. O almeno ci prova. La prima contromisura, per favorire l’affluenza di donatori, è facilitare l’accesso al servizio da parte dei potenziali donatori.
Si comincia domenica 27 agosto, quando gli ambulatori del Centro trasfusionale del Santa Maria della misericordia resteranno aperti, in via eccezionale, dalle 8 alle 11. «Di sangue c’è sempre più bisogno – ha chiarito il dottor Mauro Marchesi, direttore del Centro trasfusionale di Perugia e referente per l’Umbria per la raccolta sangue, tramite una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda — per l’imponente attività assistenziale: ne è una riprova il fatto che mercoledì scorso la Banca del sangue nazionale ha ricevuto dai centri regionali 1.380 richieste di sacche, il 70 per cento circa dal Lazio. Tra le regioni costrette a chiedere sangue fuori regione, ultimamente c’è stata anche la nostra. Per invertire la tendenza è necessario allargare le fasce di orario di raccolta, agevolare sempre più i donatori. Questa ultima emergenza è determinata anche dal fatto che nel periodo estivo l’attività chirurgica è proseguita a pieno regime. Le necessità riguardano tutti i gruppi sanguigni, anche se la carenza maggiore riguarda il gruppo A positivo e B positivo».