Il marocchino, accompagnato alla frontiera nel 2015, è rientrato illegalmente e ora verrà processato per direttissima
PERUGIA – Tutto si può dire del 24enne marocchino arrestato venerdì 26 agosto dagli agenti della questura di Perugia, meno che manchi di fantasia: in Italia dal 2014, in occasione di 15 controlli da parte delle forze dell’ordine il ragazzo è riuscito a fornire altrettanti nomi diversi. Tutti fasulli.
Un modo come un altro per evitare l’espulsione. Che però è arrivata, nel 2015, con tanto di accompagnamento alla frontiera su provvedimento del prefetto di Vicenza. Tutto bene quel che finisce bene, allora. E invece no. Perché i poliziotti del Reparto prevenzione crimine di Perugia lo hanno rintracciato di nuovo, venerdì 26 agosto, all’interno del parco della Verbanella, a Perugia.
Evidentemente era rientrato illegalmente in Italia, e si era stabilito nel capoluogo umbro, vivendo di espedienti. Non a caso nel suo fascicolo sono presenti pregiudizi per spaccio e per invasione di terreni ed edifici. Il ragazzo, adesso, arrestato per violazione del divieto di ingresso, è trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo.