La ragazza, 18enne, ha raccontato la sua storia all’Ansa: «Mi sento privata della mia libertà». Presentato un esposto in procura
ORVIETO (Terni) – «Ho paura, mi sento privata della mia libertà. Ai magistrati chiedo di trovare al più presto chi mi sta rendendo la vita impossibile con decine di telefonate anonime e mute sul mio cellulare». Ha affidato le sue parole, il suo sfogo all’Ansa la studentessa 18enne di Orvieto che, da quattro mesi, racconta di «vivere un incubo».
Per fare chiarezza sulla vicenda, il legale della ragazza, Emilio Festa, ha presentato un esposto alla procura di Terni. All’agenzia di stampa la ragazza ha rivelato di ricevere anche sei o sette chiamate al giorno, a tutte le ore: «Ho presentato due denunce ai carabinieri e mi sono rivolta all’avvocato Festa, ma continuo a ricevere telefonate». «Chiediamo di aprire i tabulati telefonici e scoprire chi perseguita mia figlia, prima che possa accadere qualcosa di grave come è successo anche in Puglia», ha aggiunto la madre della studentessa.