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Michele Placido al Morlacchi con “L’ora di ricevimento”

Bentivoglio ne "L'ora di ricevimento"

Dal primo al 5 novembre sul palco torna il professor Ardeche di Fabrizio Bentivoglio

PERUGIA – Dopo il successo della scorsa stagione teatrale, “L’ora di ricevimento” di Stefano Massini, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, con la regia di Michele Placido, arriva al Teatro Morlacchi, da mercoledì 1 a domenica 5 novembre. In scena, con le attrici e gli attori della Compagnia dei giovani dello Stabile, c’è Fabrizio Bentivoglio, nel ruolo del Professor Ardeche, che gli è valso il premio come “Migliore attore protagonista” de Le Maschere del Teatro Italiano 2017.

Il titolo allude all’ora che il protagonista, il professor Ardeche, insegnante di materie letterarie in una scuola media inferiore, dedica al ricevimento dei genitori dei suoi allievi, una volta alla settimana. Come in altre sue opere, Stefano Massini trova nella realtà contemporanea le storie del suo teatro: ne “L’ora di ricevimento” penetra nel vortice di etnie, culture, religioni compresse in una banlieue di Tolosa, una di quelle banlieue cresciute ai margini delle grandi città in tutto l’Occidente, che in Francia, già dagli anni ’60, si sono popolate di emigrati dalle ex colonie africane, ai quali si sono sovrapposti i flussi migratori dal Sud e dall’Est del Mondo, che si stanno riversando in tutta l’Europa occidentale.

"L'ora di ricevimento"
“L’ora di ricevimento”

Gli allievi del professor Ardeche e del suo inesperto collega, il professor Saint-Pierre, non compaiono in scena ma solo nel racconto di Bentivoglio: lucido, indurito da anni di lavoro nella banlieue, il professore posa il suo sguardo critico su di loro, che ai suoi occhi, anno dopo anno, si replicano sempre uguali. Anche i soprannomi con cui li classifica sono sempre gli stessi, come a segnare il destino di ognuno. In scena sfilano i loro genitori, quegli immigrati nordafricani, arabi, polacchi, indiani, ispanici schiacciati dalla necessità e da condizionamenti identitari: sono gli antagonisti del professore, estranei alla sua cultura, quanto lui lo è ai loro figli.

Bentivoglio è al centro dell’azione: il suo personaggio, ironico e dolente, quando è solo si confida e si narra, in un progressivo distacco dalla realtà e, nella sua corvée quotidiana, alterna ai serrati dialoghi con il professor Saint-Pierre, lo smarrito collega di Matematica, interpretato da Francesco Bolo Rossini, gli incontri pieni di disagio ma non privi di spunti umoristici con i genitori, suoi antagonisti.

Giovedì 2 novembre, alle 17,30, al Teatro Morlacchi, Fabrizio Bentivoglio e la Compagnia, partecipano all’incontro con il pubblico tenuto da Alessandro Tinterri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo e di Storia e critica del cinema dell’Università degli Studi di Perugia. Al termine, al Caffè del Teatro l’azienda agraria Terre de la Custodia offrirà al pubblico una degustazione dei propri vini.
La prevendita dei biglietti viene effettuata, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13, presso l’Agenzia n°2 dell’Unicredit, in Via Mario Angeloni 80 e dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13,30 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 17 alle 20, al botteghino del teatro Morlacchi.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria http://www.teatrostabile.umbria.it e presso il Piccadilly Box Office di Collestrada.

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