Il presidente di Auri: «Situazione stabile dopo accordo con Regione Marche». Il vicesindaco: «Pianificazione spetta a Regione»
PERUGIA – A dare l’annuncio è Cristian Betti, presidente dell’Autorità umbra per rifiuti e idrico (Auri): «In questi giorni abbiamo dovuto affrontare l’ennesima situazione di criticità derivante dalla difficoltà di reperire impianti di trattamento della frazione umida di sottovaglio prodotta dall’impianto di Ponte Rio per la quale abbiamo trovato una soluzione ponte che a partire da lunedì 30 ottobre consentirà il ritorno alla normalità. Questo in attesa della sottoscrizione degli accordi con la Regione Marche che consentiranno la possibilità di accedere agli impianti di Fermo e Ascoli Piceno».
Il presidente dell’Autorità umbra per rifiuti e idrico sta monitorando la situazione del ciclo di gestione dei rifiuti dell’ex Ati 2, oggi Sub ambito 2 dell’Auri, in stretto contatto con la struttura tecnica dell’Autorità d’ambito. «Il servizio di raccolta non è mai stato interrotto totalmente – ha assicurato Betti –, pur rallentando in alcune aree, generando disagi e preoccupazioni. In tutti i comuni che conferiscono in questo impianto si sono avuti rallentamenti nella raccolta del rifiuto indifferenziato che non hanno invece riguardato la raccolta differenziata. Tale criticità troverà una soluzione stabile con la sottoscrizione degli accordi con la Regione Marche che sono ancora in fase di definizione».
Cosa dice il Comune
Intanto il Comune, tramite una nota del vicesindaco, annuncia che proprio nella mattinata di venerdì è stato approvato un documento, proposto dallo stesso Urbano Barelli, che «chiarisce alcuni aspetti fondamentali relativi alle competenze in materia di gestione dei rifiuti rispetto alle quali la legge regionale n. 11 del 2013, istitutiva dell’AURI, lasciava numerose incertezze». Per «garantire un adeguato sistema di gestione dei rifiuti», Barelli chiede una modifica del piano regionale e la redazione del piano d’ambito, cioè del programma degli interventi necessari. Poi sottolinea che «la pianificazione spetta innanzitutto alla Regione e poi all’Auri e non ai gestori e men che meno ai Comuni». Secondo Barelli «i disservizi legati al rallentamento della raccolta dei rifiuti che stiamo vivendo in questi giorni e, comunque, in via di superamento, sono la conseguenza di una pianificazione inadeguata che, dopo il blocco degli impianti di Pietramelina e Borgogiglione, non ha saputo individuare soluzioni impiantistiche alternative né regionali né extra regionali».