Si completa così, nel comprensorio, la rete di strutture in cui svolgere programmi terapeutico-riabilitativi personalizzati
SPOLETO (Perugia) – La cerimonia di inaugurazione del centro diurno di salute mentale di San Giovanni di Baiano di Spoleto si terrà lunedì 30 ottobre, alle ore 11: «Con l’attivazione della nuova struttura – scrive in una nota la Usl Umbria 2 – si completa la rete delle strutture terapeutico riabilitative a disposizione del dipartimento di salute mentale nelle quali vengono svolti programmi terapeutico-riabilitativi personalizzati, anche complessi, in continuità di cura con i Centri di Salute Mentale ed in stretta integrazione con altre agenzie del territorio».
Presenzieranno l’assessore regionale alla Salute e coesione sociale, Luca Barberini, del sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, del direttore generale dell’azienda Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, e del direttore del dipartimento di salute mentale, Antonia Tamantini. «Nel nuovo Centro di accoglienza diurno (Cad) verranno erogate infatti prestazioni di grande rilievo sociale e terapeutico – prosegue la nota – finalizzate a valorizzare le competenze e le abilità degli utenti, a garantire lo sviluppo delle autonomie personali e a costruire relazioni significative per il reinserimento nella collettività attraverso il mantenimento di un legame forte con il contesto di vita e sociale».

«A tal proposito, dal punto di vista urbanistico, la sede del Cad è collocata in un contesto residenziale urbano per favorire i processi di socializzazione ed il pieno utilizzo di spazi ed attività per il tempo libero – conclude -, si trova a piano terra, non ha barriere architettoniche ed è dotata di spazi confortevoli ed accoglienti. La nuova struttura, che accoglierà otto assistiti al giorno, sarà aperta agli utenti cinque giorni alla settimana per sette ore al giorno mentre la qualità dei servizi sarà garantita dal personale coinvolto. Alle professionalità del centro salute mentale, psichiatri, psicologi, assistenti sociali, infermieri, si affiancherà personale del privato sociale. Periodici incontri di coordinamento consentiranno la costante verifica dei percorsi individuali e delle interazioni tra utenti».