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A spasso tra i pianeti (e non solo) del Sistema solare, con Google

Google Planets

Merito anche delle foto scattate dalla sonda Cassini. Le istruzioni per fare un tuffo nei laghi (di metano) di Titano

Ora chiunque – bastano un pc e un comunissimo browser – può navigare nello spazio alla scoperta dei pianeti del sistema solare o dei loro satelliti. Merito di Google e del suo Maps. Ma merito anche della sonda Cassini, che prima di schiantarsi su Santurno ha scattato e inviato sulla terra foto delle sue lune. Tra queste il piccolo Encelado e Titano, l’unico satellite naturale a possedere laghi (di metano) e una densa atmosfera.

Non più soltanto la Terra, Marte e la Luna, quindi, già esplorabili da tempo tramite Google Maps. Ora è possibile visitare Mercurio, Venere, il pianeta nano Ceres, nove lune di Saturno e Giove, Plutone. Si può persino fare un tour a bordo della tazione spaziale internazionale e andare alla scoperta degli oggetti più interessanti del Sistema solare.

Come? Con un click. Basta aprire Google Maps, attivare la modalità satellite e zoomare all’indietro fino a vedere lo spicchio di Terra in quel momento illuminato dal sole. A quel punto il menu-elenco dei pianeti e satelliti (anche artificiali, come la ISS) esplorabili comparirà in automatico, a sinistra dello schermo.

Norcia scossa dal terremoto del 2016 (foto Settonce, riproduzione riservata)

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