Il Consiglio comunale respinge la proposta. Bacchetta: «Le forze dell’ordine approfondiscano il tema in modo razionale non emotivo»
CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Respinta. Non è passata la mozione – presentata dalla Lega e sostenuta da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle – sul tema dell’accattonaggio molesto a Città di Castello.
Lunedì mattina, dopo un ampio dibattito, il Consiglio comunale ha respinto la proposta grazie ai voti contrari di Pd, Psi e La Sinistra. Astenuta Emanuela Arcaleni di Castello Cambia. La mozione, avanzata da Riccardo Marchetti, capogruppo Lega nord, e dal consigliere comunale Valerio Mancini, in estrema sintesi intendeva «inserire nel Regolamento di Polizia Urbana sanzioni contro l’esercizio dell’accattonaggio in forma molesta».
Obiettivo da perseguire «attraverso un controllo su diversi livelli da parte degli Uffici a partire dalla verifica di identità, status e la situazione reale delle persone che praticano l’accattonaggio, presumibilmente appartenenti ai richiedenti asilo in territorio comunale o dei comuni vicini», ha argomentato Marchetti. «Dobbiamo allontanare tramite le competenti autorità, anche di Polizia Municipale, i soggetti che, attraverso l’attività di accattonaggio molesto, ledono il decoro di Città di Castello ed infastidiscono i nostri cittadini», ha proseguito.
«La Lega già nel febbraio 2015 aveva già presentato la medesima proposta, respinta a larga maggioranza», La risposta di Gaetano Zucchini, capogruppo Pd. «L’accattonaggio dal 1999 non è più un reato, sarebbe incostituzionale perseguirlo. Quello molesto è già punito. Siamo costretti a dire, dopo due anni, di nuovo no. Forse siete stati stimolati dall’ordinanza del comune di Sansepolcro su accattonaggio molesto o minaccioso, davanti a luoghi particolari, come ad esempio i cimiteri o l’ospedale, già regolamentato».
L’intervento del sindaco, Luciano Bacchetta: «Esiste una crescita di molestie e di accattonaggio. L’accattonaggio molesto è già disciplinato anche con l’intervento dei Vigili Urbani. Condivido un esame in commissione, invitiamo le forze dell’ordine per approfondire l’argomento in modo razionale non emotivo. Che ci sia la tratta degli accattoni è vero ma non può indagare il sindaco. Se abbiamo stima delle forze dell’ordine affidiamoci a loro».