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«Entro oggi la conclusione del caso Fly Volare e la restituzione di 500mila euro»

Perugia, aeroporto San Francesco

È l’opinione del consigliere regionale Caludio Ricci (Rp) che sulla vicenda ironizza: «Non chiedo più le dimissioni di nessuno, in questo Paese non le danno nemmeno i presidenti di calcio dopo colossali fallimenti storici»

PERUGIA – Il consigliere Claudio Ricci (Rp) interviene nuovamente sulla vicenda che riguarda l’aeroporto umbro e la compagnia Fly Volare con la quale la Sase, gestore dello scalo, ha stipulato un contratto ed erogato 500mila euro per servizi che però non sono stati resi. Per Ricci oggi dovrebbe essere il giorno della restituzione di tale somma e la Sase dovrebbe «fornire chiarimenti su questa storia di ordinaria leggerezza».

«Entro oggi è attesa la conclusione del caso Fly Volare ormai noto: la Sase, società che gestisce l’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi, definisce un contratto ed eroga 500mila euro di risorse pubbliche alla Fly Volare, non dotata delle due autorizzazioni per svolgere i servizi in Italia e diffidata da Enac». Lo dichiara il consigliere Claudio Ricci (Ricci presidente) che ricorda come «dei 9 voli sbandierati in conferenza stampa non vi è traccia, dell’aereo che doveva essere basato a Perugia nemmeno l’ombra e nessuna certezza, ad oggi, sulla restituzione dei 500mila euro».

«Si è verificato un balletto di notizie: prima – spiega Ricci – si è detto che entro settembre sarebbero arrivate le autorizzazioni. Poi il termine è stato rinviato a fine anno. Alla fine Sase ha dovuto risolvere il contratto. Alla mia ultima interrogazione in Aula, l’assessore ha risposto che entro questa settimana arriverà la lettera di disponibilità a restituire il mezzo milione di euro. Poi i vertici di Sase precisano, in televisione, che entro la giornata di oggi la cifra sarà recuperata. Ottima notizia per tutti».

«Non chiederò più le dimissioni – ironizza Ricci – tanto, in questo Paese, non le danno nemmeno i presidenti di calcio dopo colossali fallimenti storici. Certo – conclude -, visto che gli organi di controllo sanno di questa vicenda, sarebbe anche giunto il momento che pongano la parola fine a questa storia di ordinaria leggerezza»

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