in

Kung Fu, due maestri umbri entrano tra i discendenti del Baijiazhi Meihuaquan

Kung Fu, Santini e Antolini con Bizzi e Storti

Un antico cerimoniale marziale cinese “Baishi” per Edoardo Antolini e Mounes Santini, di Perugia e Foligno

PERUGIA – «Quando si parla di Kung Fu si parla di un legame indissolubile con la cultura cinese. Studiare il Kung Fu significa affrontare ogni aspetto della via marziale: fisico, atletico, filosofico, culturale, linguistico, medico. Per quanto riguarda la trasmissione delle conoscenze marziali, queste avvengono da maestro ad allievo e un posto diverso o meglio “ufficiale” lo assumono i “Tudi” o discepoli i quali, attraverso una cerimonia chiamata Baishi, vengono inseriti nel lignaggio o albero genealogico ufficiale dei maestri dello stile».

Con queste parole è stata spiegata la cerimonia del Baishi per l’ingresso nella diciottesima generazione di discendenti del Baijiazhi Meihuaquan dei maestri Edoardo Antolini (Tianlong Kung Fu Association – Perugia) e Mounes Santini (Accademia Arti Marziali 1963 – Foligno). Cerimonia svolta alla presenza dei maestri della diciassettesima generazione di ‎Baijiazhi Meihuaquan, Luca Bizzi ed Enrico Storti della scuola Meihuaquan Italia di Bologna.

Kung Fu, la cerimonia Baishi
Kung Fu, la cerimonia Baishi

La cerimonia si è svolta nella sede della scuola Tianlong davanti ad allievi e familiari che hanno assistito a questo antico cerimoniale marziale cinese.
«La formula usata è stata quella dei saluti agli antenati marziali, la consegna del Wude 武德 – morale marziale o morale militare e i saluti al maestro Bizzi – spiegano da Tianlong -. Dopo questo rito c’è stata la consegna, da parte dei maestri Bizzi e Storti, della documentazione ufficiale che attesta l’ingresso ufficiale dei maestri Edoardo Antolini e Mounes Santini nella diciottesima generazione dello stile Baijiazhi Meihuaquan».
Questo stile di kung fu, reso popolare in Italia dal maestro Chang Dsu Yao (sedicesima generazione), annovera fra le sue fila personaggi del calibro di Wu Tipang (tredicesima generazione), Wang Shouyi (quindicesima generazione), Chang Wuchen (sedicesima generazione) e Lu Jianmin (sedicesima generazione) i quali hanno contribuito alla diffusione e al mantenimento della tradizione marziale nei secoli.

La serata si è conclusa poi con un brindisi, foto di rito e scambio di doni, con i maestri Antolini e Santini che hanno ringraziato Bizzi e Storti «per averci accolti nella famiglia del Meihuaquan e per la trasmissione di quello che è il grande patrimonio immateriale della Cina, l’antica cultura marziale».

Isabella Ferrari e Iaia Forte in "Sisters"

Isabella Ferrari e Iaia Forte a Solomeo sono “Sisters”

Giornata mondiale del diabete: «La malattia non ci ha fermato»