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Lo sport più includente? Si gioca a Umbertide, si chiama «baskin»

Squadra di baskin

Pensato per far giocare insieme ragazzi normodotati e disabili. A promuoverne la diffusione, l’istituto Campus Leonardo Da Vinci, il Comune di Umbertide, la fondazione Moveo e il Basket club Fratta

UMBERTIDE (Perugia) – Riprenderanno venerdi 17 novembre 2017, alle 14, gli allenamenti di baskin, nella palestra dell’Istituto in via Tusicum ad Umbertide. Ed è una notizia. Perché non sono molti, in Umbria, i luoghi in cui è possibile praticare questo bellissimo sport pensato principalmente per permettere a normodotati e disabili di giocare insieme, in squadre composte sia da ragazzi che da ragazze. A volerne promuovere la diffusione e la pratica, in questo caso, è l’istituto  di  istruzione  superiore di Umbertide, Campus “Leonardo da Vinci”, in collaborazione con la Fondazione Moveo, il Comune di Umbertide e il Basket Club Fratta.

Il baskin (basket progettato per tutti) è una nuova attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari e innovative. Un regolamento in 10 punti ne governa le dinamiche conferendo al gioco dinamicità e imprevedibilità. Permettendo la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (indifferentemente, fisica o mentale), il Baskin mette in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali e questa proposta, effettuata nella scuola, diventa un laboratorio di società.

Regolamento in 10 punti, si diceva: pensati per valorizzare il contributo di ogni ragazzo o ragazza all’interno della squadra, per far sì che, realmente, il successo comune dipenda da tutti. Quest’adattamento, che personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita, permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «assistenziale» a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone disabili.

Il regolamento del baskin adatta il materiale: l’uso di più canestri ad esempio, due normali, due laterali più bassi; la possibilità di sostituire della palla normale con una di dimensione e peso diversi. Ma adatta anche altro. Tutto in funzione delle esigenze dei suoi giocatori. Lo spazio: prevede infatti zone protette per garantire il tiro nei canestri laterali. Le regole: ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha, di conseguenza, un avversario diretto dello stesso livello. Le consegne: possibile assegnazione di un tutor, giocatore della squadra che può accompagnare più o meno direttamente le azioni di un compagno disabile.

Anche i ragazzi normodotati beneficiano di questo percorso. Nel baskin, infatti, questi imparano a inserirsi e a organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione mettendo in gioco la propria creatività e saper stabilire relazioni affettive anche molto intense. La condivisione degli obiettivi sportivi coi ragazzi disabili, inoltre, permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé. Riguardo ai ragazzi disabili i risultati raggiunti sono considerevoli: aumentano la fiducia in se stessi e la capacità di coniugare sacrificio e piacere, crescono le abilità psicomotorie e la capacità di interagire con i ragazzi e con gli adulti.

Per INFORMAZIONI potete contattare presso l’Istituto “Leonardo da Vinci” ( TEL. 075-9413357) il Prof. Bartolini Silvio e la Prof.ssa Lara Tironzelli.

In occasione del periodo natalizio la squadra di Baskin, insieme ai giocatori del Basket Club Fratta (serie C maschile), e alle giocatrici della Pallacanestro femminile di Umbertide (serie A2 femminile), parteciperà alla realizzazione di un calendario, i cui proventi andranno a sostegno delle attività svolte all’interno del progetto Baskin.

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