Il dono di Confcooperative a un anno dalla scossa più distruttiva
NORCIA (Perugia) – A un anno dalla scossa più distruttiva di sempre per Norcia, Castelluccio e la Valnerina arriva un altro importante contributo di solidarietà.
Ad annunciarlo è il presidente di Confcooperative Umbria Andrea Fora che svela come verrà donata un struttura per i servizi sociali ed educativi per volere del presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini, unitamente al sistema delle Banche di Credito, alla comunità di Norcia su un terreno di proprietà della Regione messo a disposizione per realizzare l’opera. È questa un’opera che è il frutto anche della solidarietà di tanti cooperatori sparsi in tutta Italia che vi hanno voluto contribuire quota parte e che sta vedendo la luce grazie alla sensibilità ed al comune volere dell’amministrazione di Norcia e della giunta regionale dell’Umbria. L’iniziativa costituisce anche l’occasione per fare il punto su quanto si è fatto per fronteggiare questa fase critica e per riflettere sui percorsi intrapresi e da intraprendere.
«È indubbio – spiega il presidente di Fora – che ci troviamo al cospetto di un evento naturale senza precedenti per intensità sismica e duratura, che però ha rinsaldato il senso di comunità: locale e regionale. Moltissimi sono stati i segni concreti di solidarietà che sono lì a testimoniarlo, tra tutti mi piace ricordare sicuramente la riapertura della zona rossa a ridosso delle festività natalizie dello scorso anno e le tante iniziative nelle quali le diverse comunità regionali anche fisicamente distanti da Norcia hanno sputo accogliere e coccolare gli sfollati nei mesi invernali».
Norcia e la Valnerina è anche una terrà di cooperazione: molti sono i cooperatori e le imprese cooperative protagoniste da decenni dello sviluppo di questi territori, in tutti i comparti ma in primis nell’agroalimentare, nel welfare e nel turismo.
«Confcooperative non poteva rimanere lontano dai propri cooperatori e dalle popolazioni colpite- spiega il direttore regionale Lorenzo Mariani – e in questi mesi decine e decine di volte abbiamo impattato lo sconforto di tanti cooperatori della Valnerina rimasti in loco o sparsi nella regione, in tutti però abbiamo riscontrato la comune consapevolezza che Norcia, Castelluccio e la Valnerina tra mille difficoltà risorgeranno».
Come detto, Confcooperative e la cooperazione in genere non è rimasta con le mani in mano per contribuire a dare futuro alla comunità nursina. «Riscontriamo solo alcuni casi concreti – riprende Mariani – nell’abnegazione dei soci della Cooperativa sociale L’Incontro che pur nella grande precarietà ha saputo rimettere in sesto da subito i propri servizi rivolti ai più deboli, piuttosto che il Capisterium che ha dislocato con fatica ma con successo in una magnifica struttura i servizi di ospitalità dell’Ostello andato completamente distrutto o ancora della Cooperativa Agricola di Castelluccio i cui soci deportati dal Pian grande tra mille difficoltà hanno sputo garantire la semina e la raccolta di quel legume così pregiato quale è la lenticchia. Non trascurabile è l’impegno dei soci del Caseificio Cooperativo di Norcia cui abbiamo consegnato due bilici di fieno per far fronte alle necessità alimentari del bestiame o le difficoltà dei soci della piccola ma laboriosa Cooperativa Santa Scolastica. Non ultimo, infine, l’impegno della Banca di Credito di Spello e Bettona che in una fase così difficile ha scelto di stare vicino alla popolazione ed alle imprese di Norcia e della Valnerina inaugurando la propria filiale e sede secondaria. «In questi giorni – chiude Fora – ci siamo fatti parte attiva anche per promuovere a Norcia la formula della “cooperazione di comunità” nell’ambito di un progetto dell’Alleanza delle Cooperative come opportunità per fare sistema tra cittadini e imprese del territorio e ridare slancio a percorsi culturali, turistici ed agroalimentari».