I poliziotti della quinta sezione «antidroga» della Mobile lo hanno preso appena sceso dal pullman: finisce il viaggio in una cella
PERUGIA – Aveva la pancia piena di eroina: undici ovuli. Oltre un etto di stupefacente: 120 grammi per la precisione. Un quantitativo capace di fruttargli parecchio se rivenduto al dettaglio. Eppure viaggiava su un bus low-cost, uno di quelli provenienti ogni giorno dalle principali città italiane.
Gli agenti che lo hanno fermato erano a Pian di Massiano per effettuare – nell’ambito dei controlli straordinari del territorio disposti dal questore di Perugia, Francesco Messina, finalizzati a contrastare la criminalità ma anche ad accrescere i dispositivi preventivi antiterrorismo – verifiche e appostamenti all’arrivo degli autobus economici che sempre più di frequente transitano a Perugia e nelle altre città italiane.
Passando al setaccio uno di questi, proveniente da Torino-Milano, hanno notato l’uomo: agitato, preoccupato più di quanto una prima perquisizione, risultata negativa, non riuscisse a giustificare. Nigeriano, trentenne, in possesso di documenti per il soggiorno rilasciati in Calabria e senza motivo, ora, a Perugia. I poliziotti a quel punto lo hanno accompagnato all’ospedale Santa Maria della Misericordia, d’intesa con il pm di turno.
Lì la scoperta: nella pancia l’uomo trasportava diversi corpi estranei: undici ovuli termosaldati contenenti eroina purissima, 120 grammi all’incirca. Dopo una breve degenza nel reparto di Gastroenterologia, il trafficante è stato arrestato in flagranza per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto in camera di sicurezza in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, venerdì.