Né Trenitalia né Nuovo trasporto viaggiatori Spa (Italo). I dirigenti si sono cosparsi il capo di cenere
Non fosse un quotidiano autorevole come La Stampa a riportarlo, verrebbe quasi da pensare a una bufala. Ce li vedete i manager di una qualsiasi compagnia ferroviaria a scusarsi coi propri cliente perché uno dei loro treni è partito con un anticipo di 230 secondi (venti!) rispetto all’orario previsto? Ecco, è successo. E la compagnia, e il Paese non potevano che essere il Giappone.
«Siamo sinceramente dispiaciuti per l’inconveniente», hanno scritto in un comunicato stampa i dirigenti di Tsukuba Express, gestore della linea che collega Tokyo alla città di Tsukuba. Hanno fatto pubblica ammenda, anche se in realtà nessuno dei passeggeri aveva (naturalmente) protestato. Anzi, non se ne era proprio accorto nessuno. Ma i manager hanno sentito il bisogno di giustificarsi.
Il treno era programmato per le 9.44.40, invece ha lasciato la stazione alle 9.44.20. L’errore si è verificato perché, dice la compagnia, lo staff non ha controllato il tabellone degli orari. Una scena decisamente differente da quelle a cui siamo abituati in Italia, non tanto per le scuse, che arrivano puntualmente, quanto per la precisione – svizzera? No, giapponese appunto – con cui arrivano i nostri convogli.