in , ,

«Niente spazi pubblici ai fascisti»

Da sinsitra: Alfio Todini, Andrea Pensi, Giacomo Leonelli - ©RIPRODUZIONE RISERVATA

VIDEO | Primo comune in Umbria, Marsciano vieta la concessione di aree comunali e suolo pubblico alle organizzazioni che «si richiamano direttamente all’ideologia fascista»

MARSCIANO (Perugia) – Marsciano è il primo comune umbro a vietare, tramite delibera, il rilascio di «concessioni di patrocinio e di occupazione di suolo pubblico o di utilizzo di spazi di proprietà comunale alle organizzazioni e associazioni che si richiamino direttamente all’ideologia fascista, ai suoi linguaggi e rituali, ala sua simbologia, o che esibiscano e pratichino forme di discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale».

Più di una semplice delibera di giunta: il documento, già dalla nascita, ha assunto i tratti di un atto di indirizzo politico. Non a caso a presentarlo sono stati in tre: il sindaco di Marsciano, Alfio Todini, il segretario regionale Pd, Giacomo Leonelli, e il responsabile enti locali Pd (e sindaco di Gualdo Cattaneo), Andrea Pensi. «Le richieste di patrocinio e le domande per l’utilizzo di aree e sale pubbliche – prosegue il testo della delibera -, nonché per la gestione continuativa di spazi di proprietà comunale, dovranno contenere specifica dichiarazione con la quale il richiedente si impegna al rispetto dei valori democratici della Costituzione italiana».

La delibera è stata approvata lo scorso 30 novembre. Un primo passo, secondo il Pd, verso l’adozione allargata di documenti analoghi nel resto della regione. Un modello replicabile: «Scriveremo a tutti i Comuni umbri, chiedendo loro di adottare atti simili – ha anticipato Pensi -, a prescindere dal colore della giunta a guida dell’ente. Vorremmo estendere la difesa di un valore come l’antifascismo, attraverso l’approvazione di atti conformi alla Costituzione, a tutte le istituzioni governate da forze democratiche». Perché la risposta a «episodi che denotano rigurgiti fascisti non può essere il silenzio», conclude Pensi.

«Sia chiaro. Con questo atto non intendiamo limitare la libera e democratica espressione del pensiero di nessuno. Vogliamo solo far rispettare la Costituzione e le leggi esistenti – il commento di Todini -. Il contrasto a fenomeni di un certo tipo deve essere democratico, non violento e soprattutto politico: le fasce sociali in sofferenza potrebbero trovare accattivante il messaggio proposto da alcune forze politiche». «Speriamo di non restare isolati in questa nostra iniziativa», lo sbuffo di Leonelli. «La linea del Pd a livello nazionale è chiara, resa ancor più palese dalla manifestazione di Como. Non vorrei che altri partiti, al contrario, se ne lavassero le mani».

Traffico in superstrada

Perugia, ancora un incidente sulla E45: traffico strozzato e lunghe file

I prodotti donati all'ospedale

Vendono frutta e dolci per regalare scaldabiberon e poltrone ai bimbi di Pediatria