Servizi pre e post parto, mediazione culturale o assistenza: ecco tutte le strutture del Perugino e del Ternano premiate da Onda
PERUGIA – Il Santa Maria della Misericordia di Perugia e il Santa Maria di Terni. Ma anche gli ospedali di Foligno, Città di Castello, Spoleto, Orvieto, Gubbio-Gualdo e Todi-Marsciano. Quasi tutti i presidi ospedalieri umbri hanno ricevuto da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, il riconoscimento dei bollini rosa, valido per il biennio 2018-2019, per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale.
«È davvero motivo di orgoglio e soddisfazione – ha commentato la presidente della Regione, Catiuscia Marini – e rappresenta il riconoscimento del positivo lavoro svolto in questi anni in Umbria verso una maggiore attenzione ai bisogni delle pazienti donne ed al loro benessere complessivo. Un apprezzamento sincero va agli amministratori ed al personale medico ed infermieristico di tutti gli ospedali premiati».
In particolare, l’Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia, per la quinta volta consecutiva, ha ottenuto il massimo: 3 Bollini rosa. «Riconosciute professionalità e umanizzazione del personale sanitario», ha commentato il direttore generale Emilio Duca. Per la prima volta dalla istituzione del premio, sono stati introdotte due nuove specialità, la geriatria e la pediatria: anche in questi settori il Santa Maria della Misericordia si è distinto; anche i percorsi assistenziali “ospedale-territorio” hanno avuto un peso nella graduatoria, così come la presenza del servizio Pet-Therapy, da qualche anno attivo a Perugia nella struttura di Oncoematologia Pediatrica.
Tre bollini anche a Terni, con l’ospedale che «continua a lavorare con entusiasmo per individuare percorsi ad hoc, di tipo organizzativo e talvolta anche logistico», ha detto il dg Maurizio Dal Maso. Tra i punti di forza, il percorso materno-infantile legato alle strutture di Ginecologia e Ostetricia, capofila insieme alla Pediatria Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale; il Centro Salute Donna, che garantisce modalità personalizzate e multidisciplinari di presa in carico e accesso unico ai percorsi di tipo senologico, ginecologico, urologico, endocrinologico fino alla chirurgia plastico-ricostruttiva; e altri reparti strategici come il Pronto Soccorso, con uno spazio e un protocollo operativo di “codice rosa” per le donne vittime di violenza, la Neurologia, la Geriatria e la Reumatologia.
Tra gli ospedali in rosa della Usl Umbria 1, altri tre Bollini anche per l’ospedale di Città di Castello, due per Gubbio-Gualdo Tadino a Branca e per l’ospedale Media Valle del Tevere a Pantalla. «In particolare, all’ospedale di Città di Castello – ricorda il direttore generale della Usl Umbria 1 Andrea Casciari – sono presenti la sede della Breast Unit aziendale e dell’attività di chirurgia plastico-ricostruttiva, la culla termica integrata con il progetto Madre segreta, una stanza dedicata ai “codici rosa” al pronto soccorso per le donne vittime di violenza; l’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino a Branca si contraddistingue per il progetto di umanizzazione e di accoglienza, il punto di ascolto delle donne operate al seno e specifiche attività di assistenza diabetologica che comprendono anche una palestra per l’attività motoria metabolica; all’ospedale della Media Valle del Tevere a Pantalla, infine, all’umanizzazione del percorso nascita si aggiunge l’attività della Cardiologia Riabilitativa e Sportiva rivolta alla prevenzione delle malattie metaboliche e cardiovascolari legate anche alla menopausa».
Sul sito www.bollinirosa.it dall’8 gennaio è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivise per regione, con l’elenco dei servizi valutati. Tramite un apposito spazio riservato agli utenti è possibile lasciare un commento sulla base dell’esperienza personale che viene poi condiviso da Onda con gli ospedali interessati.
Come per le precedenti edizioni, anche per il prossimo biennio, grazie a un accordo con Federfarma, le 17mila farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale forniranno alla clientela femminile indicazioni per trovare l’ospedale a “misura di donna” più vicino.