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«Se non vi sta bene andate voi via dal centro. Vi facciamo un c… così»

VIDEO | Perugia, il racconto dei residenti di piazza Alfani, minacciati e insultati dopo aver chiamato la polizia per i troppi schiamazzi

di Egle Priolo

PERUGIA – A raccontarlo sentendo solo una campana verrebbe anche il dubbio che magari qualcuno esageri. Ma questa volta ci sono foto e video che ai dubbi lasciano poco spazio. Perché raccontano di una serata esagerata, finita con la polizia a pacificare i residenti di piazza Alfani e i ragazzi che in quella zona si divertono non comprendendo del tutto i disagi provocati a chi ci abita.

Piazza Alfani e via Bartolo, centro storico che più centro non si può. Tutto inizia venerdì sera. Ai noti problemi lamentati nella zona, tra minorenni con la propensione al vandalismo, l’intralcio alla viabilità di una delle uniche tre via di uscita dal centro o l’abitudine a bere e urlare fino a tardi sotto le finestre dei residenti- che hanno portato a un esposto a Comune, questura e prefettura -, da qualche tempo l’apertura di un circolo per studenti universitari avrebbe reso la convivenza ancora più difficile. «Fanno feste e tengono la musica sempre troppo alta – dicono i residenti -. Si lamentano addirittura i vicini di Porta Sole, visto che il rumore arriva fin lì». Telefonate a polizia e municipale fanno il resto: gli agenti arrivano, gli animi si riscaldano, la mediazione e poi la tregua.

Ma se tutto questo si ripropone il giorno dopo? Un altro sabato dopo mesi di proteste? Allora i residenti non resistono più. «Vogliamo poter tornare a casa senza essere bloccati da chi staziona lungo la via – dicono -. Vogliamo poter parcheggiare l’auto senza la paura che qualcuno giochi con bastone e cinghie accanto alla carrozzeria. Vogliamo non doverci alzare nel cuore della notte svegliati dai citofoni che suonano per scherzo. Vogliamo andare a dormire senza sentire urla e schiamazzi fino a tardi. Vogliamo poter lasciare le nostre finestre aperte senza che in casa arrivi il fumo delle sigarette». «Questo è ciò che accade ormai da mesi e la misura è colma – insistono i residenti -. E adesso c’è anche un circolo che aggrava la situazione».

Il circolo viene accusato di tenere la musica troppo alta, non limitare il chiacchiericcio all’esterno e di far gravitare lungo la via troppe persone dalla voce squillante. Compreso chi, all’ennesimo arrivo della polizia, inizia a insultare i residenti affacciati ai balconi. Ingiurie condite da «Se non vi sta bene, andate voi a vivere fuori dal centro, il centro è così». Brutte parole ma anche minacce, come quel «Vi faccio un culo così» esploso dalla bocca di una donzella e accompagnato da un gesto a braccia larghe per non aver dubbi sul quanto.

E il video registrato dai residenti racconta esattamente tutto questo. «Noi non ce l’abbiamo con i locali – ripete come un mantra chi in quell’area ci vive -, anzi c’è chi ha fatto investimenti importanti nella zona che racconta di avere solo degli svantaggi da una situazione così complicata e che si ripete da mesi ogni fine settimana. Ma ci vogliono anche regole e un po’ di buonsenso. Noi non possiamo continuare a vivere così, tra auto graffiate dai ragazzini ubriachi, portoni usati come bagni pubblici o cassette delle lettere in cui spegnere i mozziconi rischiando che tutto prenda fuoco. Perché questo è quello che subiamo da mesi. Allora servono multe a chi esagera, provvedimenti per chi delinque e soprattutto un bel po’ di rispetto. Non possiamo aver paura a tornare a casa o ad affacciarci al balcone per far valere i nostri diritti».

La convivenza tra residenti del centro e gente della notte è sempre stato un argomento spinoso. L’auspicio è sempre che si trovi il giusto compromesso che assicuri il sacrosanto diritto di vivere in pace anche nel fine settimana e al tempo stesso che non faccia scappare i locali – ancora di più – dall’acropoli. Perché alla fine a perdere sarebbe solo il centro. E tutti sanno quanto.
Anche senza braccia larghe.

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