A Perugia. La traversata di Andrea Loreni, nel weekend, farà da preludio all’accensione della nuova illuminazione del centro
PERUGIA – Di passeggiate a mezz’aria ne ha fatte tante. Da perdere il conto. Firenze, Roma, Bologna, Torino. «Due volte sono stato in Israele, una persino in Giappone». Perugia però «avrà un sapore speciale» per Andrea Loreni.
Piemontese, 42enne, nel 2011 segnò un record passeggiando, su un cavo sospeso a 90 metri di altezza, lungo i 250 metri che separano i colli Penna e Billi, in Romagna. Venerdì e sabato invece, a Perugia, emulerà il tedesco Arturo Strohschneider che nel 1911 tenne tutta la città con il naso all’insù.
«Per questo avrà un sapore speciale. Perché c’è un precedente storico», le parole del funambolo. Che camminando su un cavo di 14 millimetri di diametro, sospeso a 40 metri dal suolo («Comunque in sicurezza») percorrerà all’incirca 110 metri: «Una cinquantina più di quelli coperti il secolo scorso da Strohschneider».
La funambolica traversata di piazza IV Novembre, l’8 dicembre alle 17 e il 9 alle 16, farà da preludio all’accensione delle la nuova illuminazione pubblica a led dei monumenti del centro storico di Perugia.
Chi è Andrea Loreni
Le due giornate di esibizione permetteranno al pubblico di godere dello spettacolo di Andrea Loreni che vanta già grande successo in Italia e non solo. Andrea ha camminato sopra l’acqua o immerso nel verde delle montagne, per il cinema e la televisione, in piano e in pendenza, in silenzio o accompagnato da suoni che hanno vibrato insieme alla corda. Ha percorso chilometri su un cavo teso nei cieli di numerose città italiane, tra cui Torino, Bologna, Roma, Venezia, Firenze, Genova, Brescia, Trieste, e all’estero camminando nei cieli della Svizzera, della Serbia, in Israele e lo scorso agosto sopra il lago del Tempio di Sogen-ji in Giappone. Si è trovato a passeggiare sulle teste degli oltre 80 mila spettatori dei concerti del tour 2011 di Vasco Rossi, e il regista Matteo Garrone lo ha fatto esibire su di un cavo infuocato nella scena finale del film “Il racconto dei racconti”. Grazie alla sua bravura e determinazione, il funambolo-filosofo ha battuto molti record di camminata: nel 2011 Andrea ha stabilito quello italiano nei cieli di Pennabilli, in Romagna, percorrendo 250 metri a 90 di altezza tra i colli di Penna e Billi; mentre a Rocca Sbarua, in provincia di Torino, ha passeggiato a 160 metri da terra. L’intuizione dell’assoluto avuta camminando a grandi altezze lo avvicina alla pratica della meditazione Zen, che ha approfondito in Giappone e che porta sempre sul cavo ad ogni suo passo.