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In pensione l’operatore sanitario che inaugurò la risonanza magnetica a Perugia

Il ricordo di quel primo esame che fu una svolta epocale

PERUGIA – Quel primo di luglio di 27 anni fa, Antonello Rogaia, operatore socio sanitario del Santa Maria della Misericordia, lo ricorda nei minimi dettagli.

Era il giorno, come ricorda una nota dell’Azienda ospedaliera, in cui un paziente per la prima volta in Umbria veniva sottoposto ad un esame di risonanza magnetica. Una svolta epocale nella diagnostica per immagini. Prima di allora i pazienti ricoverati in ospedale venivano trasferiti in pullman in una struttura convenzionata con il servizio sanitario nazionale, a Grottaferrata, alle porte di Roma. Rogaia ricorda con un pizzico di commozione, alla vigilia del suo ultimo giorno di servizio, la soddisfazione degli operatori sanitari che potevano dare risposte tempestive per una appropriata diagnosi.

«Abbiamo portato addosso per tanto tempo quella gioia – dice Rogaia -, quel servizio per quella epoca era davvero il massimo. Finalmente non erano più gli umbri a doversi recare fuori regione, ma eravamo noi ad ospitare quelli provenienti dalle regioni limitrofe». Della equipe di Neuroradiologia e Radiologia, Rogaia – come riferisce una nota dell’ospedale – ha fatto parte a pieno titolo per quasi 30 anni, con il compito di preparare al meglio l’esame diagnostico ad immagini. «Una attività che mi ha molto gratificato- confessa con gioia- per la soddisfazione di aver contribuito a dare risposte utili al paziente/utente e ai responsabili del mio servizio, ieri i dottori Enrico Signorini e Giancarlo Cagnoni e Gaetano Caprino; oggi i dottori Piero Floridi , Michele Duranti e Michele Scialpi».
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca ha voluto, «in segno di apprezzamento per l’impegno profuso con generosità e senso di appartenenza» salutare con gratitudine Antonello Rogaia, pioniere della diagnostica per immagini.

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