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Stasera in tv: su Sky Cinema va in onda la Grande guerra con 1917

VISTI DA VITTORIA di VITTORIA EPICOCO | Da non perdere. Ecco perché

di Vittoria Epicoco

PERUGIA – Una breve pausa estiva, un lasso di tempo in cui però non abbiamo mai perso di vista la programmazione, e per fortuna non vi siete persi niente di che. Ma, questa sera, Sky Cinema Uno trasmette una pellicola del 2020, o quello che è conosciuto come “l’anno del Covid”, distribuita nelle sale cinematografiche circa un mese prima del primo lockdown nazionale. E se qualcuno se lo fosse perso, stasera è un’ottima occasione per rimediare.

Farà buio in sala alle 21.15, quando 1917 vi catapulterà ai tempi della Grande Guerra. Con questo film, Sam Mendes pone lo spettatore sul same level di chi recita, grazie all’unico piano sequenza ininterrotto – almeno così appare dopo il montaggio finale – ed è proprio questa scelta fotografica a rendere il film degno delle sue ben dieci nomination agli Oscar 2020. Durante la Grande Guerra l’esercito tedesco pianifica di effettuare un’imboscata alle truppe britanniche. Il Generale Erinmore (Colin Firth), incarica i due giovani caporali Tom Blake (Dean-Charles Chapman) e William Schofield (George McKay) di consegnare una missiva al colonnello Mackenzie (Benedict Cumberbatch) – capo del 2° Battaglione del Devonshire Regiment – nella quale viene avvertito della trappola tedesca e gli viene dunque suggerito di non mandare i suoi oltre 1600 uomini a morire.
Pur con tutti gli ostacoli che concernono attraversare il territorio nemico senza alcuna difesa, il messaggio giungerà a destinazione evitando un’ulteriore enorme catastrofe.

Sono due gli elementi che vanno a creare una base forte su cui si erge il ponte di connessione tra spettatore e scena in svolgimento. Con il piano sequenza, che in realtà altro non è che l’unione di varie scene girate in piano sequenza, poi montate insieme a regola d’arte (nessuno infatti ne nota la discontinuità), il regista cala, nei più oscuri abissi della guerra, lo spettatore che, coadiuvato da un bel po’ d’immaginazione, tenta di comprendere cosa potesse significare combattere una battaglia, sopravviverle vedendo la morte negli occhi dei compagni che non facevano più ritorno.
Il secondo elemento, in una sorta di meccanico intreccio, in una conseguenza diretta, è lo sguardo provato dei due giovani caporali su cui il piano sequenza si posa, il quale suscita una profonda empatia nei confronti della missione affidatagli; così lo spettatore diventa il primo fan affinché quella missione venga portata a termine, e tutto il corpo si irrigidisce nella tensione.
Si tratta di una vera e propria questione di principio, benché William abbia tutte le ragioni per volere salvare se stesso e benché glielo si legga in volto il disappunto, il dubbio del per cosa, in nome di chi stia agendo.
E vien proprio da domandarsi questo – che di ciò che si è sentito in questi giorni, questo sembra starci proprio bene: in nome di cosa è stata combattuta questa e altre guerre? Interrogativo spontaneo, ancora più evidente quando al giovane Will viene fatto presente quanto al colonnello Mackenzie non importi tanto il perché si combatte, “purché si combatta”. William è, però, uomo d’onore nel suo essere un giovane ragazzo, probabilmente mandato al macello, e certo non cede di fronte alla tentazione di mettersi al sicuro a discapito di quegli oltre 1000 uomini: lui arriverà dove gli è stato chiesto.

1917 è universalmente un bel film, con alcune scelte stilistiche particolarmente interessanti; specialmente apprezzabile una scena più teatrale che cinematografica (d’altronde dal teatro discende), con un intrigante e sistematico gioco di luci e ombre che, in quel caso specifico, avrebbero dovuto restituire le esplosioni susseguitesi nel corso della notte, ma che invece danno l’idea di una situazione più psichedelica, ma che molto chiaramente rende il pericolo e la confusione di quel frangente. 1917 è un film estremamente drammatico, che coinvolge tragicamente in toto lo spettatore, anima e corpo; dà una forma e una specificità riguardo a cosa sia stata la guerra, per chi la studia solamente nei libri e non può che viaggiare se non con l’immaginazione.
Di tutte le nomination, il premio Oscar – tra gli altri – alla fotografia è stato più che meritato. Stasera, non perdetevelo!

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