PERUGIA – È finita nella serata di giovedì la fuga dell’ultimo dei due uomini appartenenti al sodalizio criminale familiare coinvolto nell’indagine che ha portato lunedì mattina gli agenti del commissariato di polizia Assisi a disarticolare definitivamente un’associazione a delinquere dedita alla perpetrazione di numerosi furti in abitazione.
Giovedì notte è stato scovato in una delle loro basi logistiche dove si era nascosto, un uomo di 36 anni, pluripregiudicato e infine nella serata, grazie alla preziosa sinergia con i militari dell’Arma dei carabinieri di Assisi, è stato tratto in arresto anche l’ultimo dei ricercati della banda, un 56enne pluripregiudicato. Si tratta di due soggetti dal profilo criminale di elevato spessore, secondo gli investigatori, che per l’abitualità maturata nell’attività delittuosa e nell’adozione di un vero e proprio stile di vita criminoso, assurgono a figure di spicco dell’associazione criminale. Entrambi esecutori materiali dei delitti ascritti, partecipavano ai sopralluoghi dei furti e con efferatezza li portavano a compimento. Il più giovane, tra l’altro, prendeva parte al consorzio criminoso nonostante fosse in regime di restrizione della propria libertà personale, in quanto detenuto nel carcere di Spoleto in regime di semilibertà. Di giorno partecipava al programma criminoso e di notte rientrava in carcere. Lunedì mattina nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni dei sodali della banda, gli agenti del commissariato diretto da Francesca Di Luca, rinvenivano oltre ad una perfetta riproduzione di una pistola della tipologia soft air, delle banconote false, numerosi monili in oro, un vasto assortimento di profumi ancora dentro le scatole perfettamente integri e delle borse griffate verosimilmente contraffatte.


