di Marco Brunacci
PERUGIA – Marcello Giannico ha presentato le dimissioni da direttore dell’azienda ospedaliera di Perugia per seguire altro incarico. A Roma. La notizia delle dimissioni apre il grande valzer dei direttori di Asl e Aziende dell’Umbria, che saranno l’ouverture della discussione sul Piano socio-sanitario, il quale prevede tutta una serie di delicate scelte sul territorio, con confronti con i sindaci probabilmente anche aspri.
Il valzer, annunciato mesi fa come un test fondamentale per la tenuta della maggioranza, è da considerare partito anche se si dovesse verificare l’ipotesi, non esclusa negli stessi ambienti di cui si diceva sopra, di un ritorno di Giannico, richiamato dall’Umbria per proseguire nel suo impegno all’ex Silvestrini.
E non cambia la delicatezza del tema: qui c’è da far fronte alle tante insoddisfazioni di un partner di gran rilievo come Fratelli d’Italia.
La richiesta di un posto di un assessore in Giunta regionale da parte di FdI, fatta attraverso un leader nazionale come Lollobrigida, sembrava aver tolto importanza a questa partita. Sbagliato. La fiera resistenza di Donatella Tesei e il sostanziale sostegno di Salvini alla linea Tesei rilanciano la questione sanità.
Per altro Fratelli d’Italia potrebbe aver chiesto il posto in Giunta per essere ascoltato su altri tavoli (oltre alla sanità, anche i rifiuti e la governance – cambio ai vertici burocratici dell’Ente – della Regione). Oltre a ottenere garanzie che Marco Squarta sia uno dei due rappresentanti della maggioranza a essere indicato come Grande elettore del presidente della Repubblica in gennaio.
A questo punto il primo dado sembra lanciato. E far tornare Giannico indietro da Roma potrebbe non essere una scelta felice, anche se in questo caso conta molto il parere del rettore Oliviero, avendo l’Università la facoltà di stoppare nomine non gradite.
Se Giannico se ne va, tutti gli altri direttori – dicono i rumors – rischiano la sostituzione. Al più solo uno potrebbe rimanere al proprio posto.
Il difficile inverno della Governo regionale è in ogni caso iniziato. Servirà un surplus di saggezza politica per evitare di far danni.