Angelo Drusiani (foto New Asset Management)

Le Borse cedono il passo dopo anni di rialzo

L’intervento di Angelo Drusiani

di Angelo Drusiani*

TERNI -Il bilancio della Federal Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti, al centro dell’attenzione degli investitori e delle Borse mondiali. Circa 9000 miliardi di dollari il valore del bilancio stesso, suddiviso tra differenti strumenti finanziari. Obbligazioni, titoli del Tesoro di Washington e azioni, soprattutto, ma anche altre tipologie di prodotti finanziari. 

Un importo elevato, certamente, frutto della difesa del sistema economico e finanziario nei confronti delle complesse conseguenze che l’attuale pandemia ha creato nei due anni precedenti e che, in parte minore, crea ancora oggi alle economie mondiali. Difesa che è rappresenta dagli acquisti degli strumenti citati effettuata senza soluzione di continuità dalla Banca di Washington, e da tutte le altre Banche Centrali. Strumenti presenti, a suo tempo, e ora in misura decisamente inferiore, nei portafogli delle Banche statunitensi, nel caso delle realtà operanti oltre Oceano, e nelle Banche di tutte le altre parti del globo.
A chi segue i mercati finanziari, ma non solo, è noto che nel tardo pomeriggio il Presidente della FED, la Federal Reserve, dovrebbe comunicare ipotetici tempi e modi per ridurre il negativo impatto del forte aumento del tasso d’inflazione. La strada è segnata ed è quella tradizionale: aumentare il tasso ufficiale che la Banca stessa applica e che, cascata, si riverserà sui finanziamenti al sistema produttivo, ai mutui delle famiglie e ai debitori, in generale. Non indicherà, il Presidente stesso la tempistica, in sostanza quante volte nel corso dell’anno aumenterà il valore del tasso stesso, perché, ora, non è possibile saperlo.
Per un motivo abbastanza semplice, ma trascurato. I rincari delle materie prime si trasferiranno sui prezzi al dettaglio, anche in forma eccessiva. Siamo certi che la propensione ai consumi rimarrà inalterata e disporranno i consumatori di sufficiente ricchezza per vivere come nel 2019 e, quindi, consumare come nel 2019? 

Forse negli Stati Uniti potrebbe essere possibile un piccolo calo della propensione ai consumi, perché, in contemporanea, salgono i salari dei lavoratori. Anche a causa della carenza di mano d’opera specializzata. In Eurozona, la situazione non sarà simile, quasi certamente. Non solo per l’aggravio dei costi dell’energia, ma perché in questa parte dell’Occidente la propensione al risparmio, pur diminuita, è ancora elevata. Il timore di quanto potrà riservare il futuro è sempre presente nel pensiero di molte  persone. 
E la Presidente della Banca Centrale Europea, parigina che ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, conosce bene le due realtà umane e il differente approccio alla vita. Ed è la ragione che la induce ad essere prudente nella gestione dei tassi ufficiali della BCE, prima di lanciarsi e seguire la strategia FED.
Ma veniamo al bilancio della FED. Quei 9000 miliardi di dollari citati andranno via via ridotti. Come? Vendendo i titoli sul mercato, dove, ancora oggi e per pochi giorni a seguire, vengono acquistati. “Vendere o non vendere?” o cercare altre strade? Il dubbio non è di poco conto, come lo sarà la strategia che, forse, questa sera verrà resa nota. Presentare al mercato finanziario, seppure con gradualità, un simile offerta di strumenti rischierebbe non solo di far cadere le quotazioni dagli strumenti offerti, ma, per quanto concerne il comparto obbligazionario, significherebbe un aumento dei rendimenti. A seguire un aumento dei tassi d’interesse. A seguire problemi per la crescita economica non solo statunitense, ma globale. 
Chi segue i mercati finanziari conosce bene queste regole. Ma è bene che lo sappiano il maggior numero di persone possibile. È nell’interesse di tutti avere conoscenze in questo particolare comparto della nostra vita.
Quindi, attenzione ai commenti che nel tardo pomeriggio arriveranno, a seguito delle dichiarazioni del Presidente della FED!!

* Advisor Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni
Consulente finanziario Banca Edmond de Rotschild
Collaboratore L’Economia de Il Corriere della Sera
Commentatore TV: RAI 3 per Piazza Affari, TGCOM 24, Class TV, Le Fonti TV

(foto New Asset Management)

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