di Luca Foer Ansidei
BASTIA UMBRA (Perugia) – Federico Carli è un creatore di contenuti digitale. Uno youtuber e uno instagrammer, come spiegherebbe chi è appena più pratico di digitale e social. Federico Carli, di Bastia, quando avvia la registrazione del video del suo smartphone diventa Carletto Life, «Carletto, dal cognome. Mi sembrava un nome d’arte divertente».
In quasi settecentomila lo seguono su Instagram. Seguono lui e suo nonno, Faustino. Destinatario dei suoi scherzi prima, ora spalla e co-protagonista dei filmati che “girano” sulla sua pagina e sul suo canale You Tube. Ormai un vero idolo per i seguaci di Carletto.
«Ho iniziato con degli scherzi, adesso lo coinvolgo nelle mie idee. Ma io sono fatto così, ero Carletto Life anche prima di diventarlo. Uno con l’istinto di fare scherzi, di inventare situazione strane. Scherzavo, e scherzo, con gli amici nello stesso modo in cui si vede sui miei canali. Io sono questo, lo sono sempre stato». Non a caso a Carletto aggiunge un Life. «L’intento è condividere la mia quotidianità, questa gabbia di matti nella quale vivo e di cui io sono il portabandiera».
Una gabbia di matti, ma anche un mondo di valori, quelli della famiglia, delle sue origini, la saggia genuinità dei nonni Maria e Faustino «a cui sono molto legato». Ma quel Life, ricorda Federico, significa raccontare, essere “attivo” H24. E anche affettare il prosciutto può diventare spunto per una story su Instagram. «Perché il desiderio di raccontare la propria vita, condividerla nella sua folle normalità, significa anche pensare e produrre contenuti, “dar da mangiare” ai follower continuamente. E, insomma, è un impegno importante. Quando ho iniziato, i miei amici e “colleghi” mi dicevano che esageravo, che avrei potuto fare anche meno, ma io ho sempre creduto che fosse giusta la scelta fatta. Del resto nuovo strumenti come proprio le stories di Instagram in questo mi vengono proprio incontro. E alla fine sembra ripagare». In termini di seguito, di visualizzazioni e interazioni, ma anche di consolidamento di una community «con la quale cerco di interagire più che posso, rispondendo ai messaggi che ricevo anche se a tutti non ce la faccio». Una community che, dice, è una seconda famiglia di persone affini con cui il rapporto si consolida giorno dopo giorno. Follower per così dire “comuni” come molti volti noti, calciatori e vip, amicizie che, spiega, sono anche reali, come quella con Mariano Di Vaio per citarne uno.
«Quando ho cominciato a ingranare, circa un paio d’anni fa, ho capito che potesse essere questo il modo anche per ripagare i miei nonni, in qualche modo riscattarli. Che fosse l’occasione utile a togliere quella patina che, dopo drammatiche vicende vissute, li aveva oscurati. Non meritavano questo, perché sono persone eccezionali. E così, in questo modo, pazzo, divertente, buffo, spero di aver contribuito a fare giustizia».
Vittima, nonno Faustino, degli scherzi del creativo nipote che una volta è entrato in casa con lo scooter, una volta con un fumogeno, un’altra volta ancora gli ha riportato la macchina dopo aver cambiato il colore. «Quella volta fu memorabile. Mio nonno era la vittima ora è il complice, le persone lo riconoscono, lo salutano. È felice». Ma Carletto, tra uno “sta pieno” e un “coccodrillo”, da grande che progetti ha?
«Tanti progetti, con la volontà di continuare in questa direzione. In un tempo tutto sommato limitato, penso di aver ottenuto buoni risultati. E poi magari la tv o la radio». E perché no? Federico il gioco di far ridere l’ha preso sul serio.


