visionmusica locandina 2022

Contemporaneità, tradizione e inclusione per la 18esima edizione di “Visioninmusica”

Si inizia con il viaggio introspettivo nel mondo al femminile del trio Cataldo, Bernardi, Matteucci e l’esplosiva Karima

di Francesca Cecchini

TERNI – Tutto pronto a Terni per la 18esima “Visioninmusica”, la rassegna musicale diretta da Silvia Alunni, che si appresta ad andare in scena dal 25 marzo al 13 maggio sotto il segno dell’integrazione di vari linguaggi musicali, da sempre peculiarità del festival anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, propri di ambiti e culture diverse, con particolare attenzione alla “contemporaneità”. Location principale sarà, come di consueto, l’auditorium Gazzoli, con un’incursione al teatro Secci.

Domenica 13 marzo alle 17.30 anteprima di Vm con “Storie (d’)amare e d’amore” del trio Giusy Cataldo (voce recitante), Liliana Bernardi (violino), Elena Matteucci (pianoforte). Il concerto nasce da un’idea di Liliana Bernardi e dà voce all’esperienza spirituale e terrena dell’amore vissuto da figure femminili e testimoniato attraverso componimenti musicali e poetici. Da Shakespeare a Virgilio, da Prokofiev a Schumann, è un’opportunità di vivere emozioni e scoprire che le esperienze e i sentimenti delle donne espressi dai grandi della letteratura e della musica sono vicini al nostro personale e intimo presente. Lo spettacolo, che vede tre donne protagoniste sulla scena, accompagna lo spettatore in un viaggio tra i sentimenti, evocati da emozioni vissute in epoche diverse da personalità differenti, ma tutte con un comune denominatore. Concerto fuori abbonamento.

Il 25 marzo alle 21 spazio all’esplosiva vocalità di Karima che presenterà il suo nuovo progetto “No filter” in quartetto con da Piero Frassi (pianoforte) Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Andrea Beninati (batteria). Omonimo è il titolo del suo ultimo album, prodotto da Aldo Mercurio, in cui l’artista affronta con un’interpretazione personale e autentica una magnifica selezione di intramontabili successi: «Dal primo incontro con i miei compagni di lavoro abbiamo sentito l’esigenza di creare un nuovo progetto lontano dalle mie precedenti esperienze musicali, che mi desse nuovi stimoli». L’elaborazione è stata complessa, ma al tempo stesso spontanea e immediata: «In due giorni abbiamo inciso tutto – racconta Karima – abbiamo scelto di fare al massimo due registrazioni per ogni pezzo, così da conservare le migliori emozioni che si trasmettono sempre nelle prime volte”. “Cercavo un suono che mi identificasse e abbiamo scelto di utilizzare solo strumenti acustici».

Venerdì primo aprile alle 21 arriva “Jokers” di Vincent Peirani (fisarminica) in trio con Federico Casagrande (chitarra e basso) e Ziv Ravitz (batteria). La natura cosmopolita del trio agevola l’esplorazione di ogni tipo di repertorio: tutto è permesso e la musica può scorrere liberamente, senza sovrastrutture, lasciata all’ispirazione di ciascuno dei protagonisti. Proprio come Joker, inteso come personaggio emblematico dei fumetti ma anche come elemento decisivo nei giochi di carte, i musicisti si pongono tutti allo stesso livello, in ruoli complementari e talvolta anche in contrapposizione. E proprio quest’ultima caratteristica delinea il paesaggio sonoro di questo trio, con assoluta originalità.

Venerdì 8 aprile alle 21 la rassegna si sposta al teatro Sergio Secci per il concerto della Colours Jazz Orchestra “American songbook”.

Il repertorio dell’orchestra si focalizza inizialmente sulla musica di Maria Schneider, giovane compositrice americana e figura di riferimento della scena musicale di New York, già allieva di Bob Brookmeyer e assistente di Gil Evans. Successivamente il repertorio si arricchisce delle composizioni di Kenny Wheeler, straordinario trombettista e compositore canadese, con il quale l’orchestra collabora stabilmente dal 2003.

Giovedì 14 aprile alle 21 sarà la volta della Carl Verheyen Band con “Sundial”, dall’omonimo ultimo album del noto chitarrista. Ad accompagnare Verheyen saranno Marco Galiero (basso), Marco Corcione (tastiere), Piro Pierelli (batteria). Ildisco, portato ora in concerto dal vivo, è definito un disco esoterico, un composto di rock, funk, ska e afro-pop. Registrato durante la grande pausa dell’anno 2020 è un album all’insegna del “tutto è concesso” con la varietà musicale come filo conduttore. «Il brano che dà il titolo all’album — racconta Verheyen — è un pezzo musicale terapeutico, che mi arricchisce e mi fa star bene ogni volta che mi metto a suonarlo». Arrangiato con chitarre acustiche ed elettriche, piano, organo e backing vocal, il brano attraversa sonorità jazz-rock, prog-rock e persino folk-rock.

Il 28 aprile alle 21 è “Mediterranean tales” con Gianni Iorio e Pasquale Stefano che portano sul palco storie di persone, di incontri, passione, pensieri e amore, tradotti in composizioni originali come un viaggio nel tempo e nello spazio dell’universo musicale: dal jazz alla world music, dalla musica classica al pop, con un’atmosfera mediterranea come elemento comune.

Il successo del duo sta proprio nell’eseguire i loro brani in concerto secondo l’ispirazione del momento, grazie alla loro straordinaria sintonia. Stefano e Iorio riescono a far dialogare i loro strumenti con arrangiamenti in puro stile “da camera”, ispirati alla tradizione classica europea.

Giovedì 5 maggio alle 21 l’appuntamento è con Paula Morelenbaum, accompagnata al pianoforte da Ralf Schmid “Live in concert”. La Morelenbaum è una delle cantanti brasiliane più note e affermate. Nella sua carriera da solista si è dedicata con passione alla musica di Jobim e di Vinícius de Moraes – i padri della bossa nova – oltre che al repertorio della canzone brasiliana degli anni Quaranta e Cinquanta. Opening Francesco Morettini trio con “Sensofonia”.

A chiudere il cartellone venerdì 13 maggio alle 21 sarà Jacopo Ferrazza con “Fantàsia”, progetto di pezzi originali che conciliano il mondo della musica acustica con quello della musica elettronica. Con un ampio margine lasciato all’improvvisazione, l’orizzonte sonoro dell’ensemble di Ferrazza è fortemente influenzato da quattro matrici: il jazz moderno, la musica cameristica, la corrente tardo-romantica e la musica elettronica. Questi ambiti, apparentemente distanti tra loro, trovano una affascinante sinergia in “Fantàsia”, dove all’ascoltatore viene proposto di immergersi ed esplorare piani sonori sempre differenti e articolati.

Il quintetto è formato da musicisti dal diverso background – jazzistico, classico e di ricerca sperimentale: Jacopo Ferrazza (contrabbasso, synth, composizioni), Enrico Zanisi (pianoforte, synth, live electronics), Alessandra Diodati (voce), Valerio Vantaggio (batteria), Livia De Romanis (violoncello).

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