di Marco Brunacci
PERUGIA – «I bonus per l’edilizia, incluso il superbonus del 110%? Hanno effetti positivi. In tutti gli ambiti. Anche, nel medio periodo, per tutta l’economia e per il bilancio dello Stato. Lo ha chiarito, penso in maniera definitiva, uno studio della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri nazionale. Se c’è un aggravio nel bilancio dello Stato è solo temporaneo. Il ritorno è sicuro. Per l’Umbria, i numeri, a partire da quelli riportati da Umbria7, lo dicono con altrettanta chiarezza, i bonus hanno funzionato come traino per la crescita del Pil e continueranno a farlo, sempre che finisca questo clima da stop and go, questo cambiare le regole del gioco a partita in corso».
Parla Simone Monotti, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Terni, che chiede di riflettere: «Ma si può vivere con questo patema d’animo, non sai mai se il meccanismo continuerà a funzionare con le stesse norme o si cambierà. Se e quando cambierà e come si cambierà. Poi ti fanno balenare una certa decisione, non succede, ma intanto tutti si preoccupano».
Assurdo andare avanti così. «E pensare – continua Monotti – che i bonus stanno favorendo benessere e sicurezza. Benessere con il bonus energia che salvaguarda l’ambiente, sicurezza con i lavori di prevenzione del rischio sismico».
Ma le truffe? «Si facciano tutti i controlli necessari, ma come è possibile penalizzare i tanti onesti per pochi che se ne approfittano? E poi mi dica lei se ha un senso questo battere sul fatto che il grosso dei lavori venga fatto nelle abitazioni unifamiliari, come fossero roba da ricchi. Nelle periferie umbre ci sono molte di queste abitazioni, che avevano e hanno tanto bisogno di interventi e sono il contrario di case di ricchi».
E’ vero che torna la voglia di casa, come sostiene Camera di commercio, in particolare negli under 36 anni? «È un altro aspetto positivo. Le generazioni di qualche tempo fa ritenevano fosse fondamentale avere un tetto sulla testa. Era l’investimento principe. Adesso l’approccio dei giovani sta tornando a quel vecchio sentire».
E’ vero però che la burocrazia comunale e regionale non regge l’impatto delle richieste e provoca defatiganti lungaggini? «Anche qui vediamo da vicino i fatti: c’è stato un momento iniziale nel quale il grande numero di richieste ha creato ingorghi burocratici. Adesso sia i Comuni che le Regioni, nell’ambito delle rispettive competenze, stanno tenendo egregiamente il passo e i tempi sono ragionevoli. Certo: è indispensabile che si vada il più presto possibile verso la digitalizzazione, come nel catasto anche per i progetti. L’Ordine degli ingegneri di Terni però non si è limitato a dirlo, ha messo a disposizione degli enti personale per aiutare in questo passaggio fondamentale. Se altri seguono l’esempio, il problema delle lungaggini burocratiche si supera. E restano i grandi benefici, economici, di benessere generale e di sicurezza che i bonus garantiscono».


