Undici mesi dopo i Maneskin tornano sul palco che li ha consacrati definitivamente. All’Ariston arrivano con la golf car guidata da Amadeus che li va a prendere fuori dal teatro e li scorta fino al backstage. I Maneskin, poi, fanno i Maneskin con il pubblico, perché quest’anno finalmente il pubblico c’è, in piedi a ballare.
La band romana ha segnato la serata di debutto dell’edizione 2022 del Festival di Sanremo, partenza con il botto alla quale ha contribuito Fiorello, “convinto” dopo un lungo pressing di Amadeus, a tornare ad affiancarlo, e Ornella Muti nel ruolo di co conduttrice. Fiorello fa Fiorello, non tradisce le aspettative, l’intesa con Amadeus è sincera. Si divertono e si vede. Troppo villaggio turistico? Ridere hanno fatto ridere.
Capitolo Achille Lauro: apre Sanremo vestito solo di pantalone in pelle neri e tatuaggi, mette in scena il battesimo, suo o del Festival?, con dedica social alla madre. Achille Lauro si conferma con una performance di sicuro impatto. La canzone? Una cover di sé stesso secondo alcuni, ma Lauro è sempre Lauro.
Mentre i social impazziscono per le foto in cui Damiano David, il frontman dei Maneskin, si commuove per la standing ovation che viene tributata al gruppo, si registrano anche le lacrime di un Gianni Morandi, accolto come un super ospite, e in grande spolvero con il brano scritto per lui da Jovanotti. Alla seconda partecipazione nella lunga carriera, Morandi si lascia coccolare da un lungo e sincero applauso.
Dodici i cantanti sentiti nella prima serata a cui hanno preso parte come ospiti anche i Meduza, trio dance da miliardi di streaming, Raul Bova e Nino Frassica, e Matteo Berrettini, abituato più ad altri palchi, ma simpatico e sincero. Una volta tanto uno sportivo di successo che non sia un calciatore. Come annunciato da Amadeus, la prima serata finisce tardi. Questa sera tocca a Checco Zalone e ovviamente al resto del pattuglione dei cantanti. Per ora primi in classifica, con i voti della sala stampa, gli strafavoriti Mahamood e Blanco.


