Tra “sondaggi-ucci” e uscite culturali, il perugino Alberto Guarducci icona della socialità

Nonostante il lavoro impegnativo, l’imprenditore riesce sempre a portare avanti originali iniziative sotto il segno della condivisione e dell’inclusione

di Francesca Cecchini

PERUGIA – «Carbonara o norcina?» Una semplice domanda buttata lì, quasi per caso, il 25 aprile 2020 su Facebook. Tre parole che danno il via a quello che ormai è divenuto un vero e proprio “fenomeno” sul social di Zuckerberg: il giro di “sondaggi_ucci” giornalieri del perugino Alberto Guarducci che, sotto le vesti di imprenditore e amministratore delle diverse attività di famiglia, nasconde anche un’originale figura di esperto di comunicazione digitale.

Ruolo che gli calza a pennello non solo nella sfera professionale, ma anche nella vita di tutti i giorni quando, aprendo il telefono, si diletta con quesiti che strizzano l’occhio alla quotidianità, senza mai cadere in argomenti troppo sensibili che potrebbero dare adito a sterili polemiche. Insomma, sempre rispettoso del motivo per cui la prima domanda è nata: essere uno spunto di dialogo e di svago durante quello che allora era un periodo drammatico per tutti, il primo lockdown sotto pandemia da covid 19.
«Eravamo tutti chiusi in casa, in piena pandemia – spiega Guarducci – i tre alberghi erano fermi, il momento era duro per tutti». E così, mentre si accinge a preparare il pranzo, d’istinto, apre Facebook e scrive, giusto per vedere tra i suoi amici quale sarebbe stata la scelta della pietanza e vincere l’indecisione. Nel giro di poche ore a quella domanda risposero ben duecento persone. Numero che stupì anche lo stesso Guarducci.

sondaggi_ucci


In quel momento non era solo la paura a fare da padrona, c’era anche la noia. Ed era pesante rimanere a casa dove, seppur per certi versi ci si sentiva protetti, le pareti delle stanze iniziavano ad andare strette a tutti, a far sentire un certo senso di claustrofobia. Vuoi per curiosità, vuoi per ammazzare il tempo, in duecento colsero l’attimo. Alberto decide di porre un’altra domanda. Poi, il giorno successivo, un’altra ancora e così, via discorrendo, il gioco è partito. Sono circa ottocento i sondaggi proposti fino a oggi: «Non era premeditato, tutto è iniziato casualmente. Vista la risposta ho poi proseguito con quello che è diventato un piccolo diversivo anche per me. Mi distraeva dai pensieri quotidiani, visto il momento che stavamo attraversando, e lo stesso accadeva ai miei amici». Amici che si ritrovavano a volte in attesa della domanda giornaliera. Un piccolo gesto che parte dalla cucina di casa e finisce man mano per acquisire la forma attuale dei “sondaggi-ucci” con tanto di grafica riconoscibile. Ma sia ben chiaro: divertirsi a rispondere è lecito ma una regola c’è: «scegliere non ciò che ci piace di più, ma a quale tra le due opzioni non potremmo mai rinunciare».

Rosa fenicottero
foto dalla pagina Facebook del Brigantino

Ma l’imprenditore non è nuovo a queste iniziative. La comunicazione social delle sue attività è sempre stata sul filo dell’originalità, come, tra gli altri, nel caso del Brigantino a Porto Recanati, albergo sulle rive del mar Adriatico dal panorama mozzafiato, dove già anni indietro la firma del social media manager era la sua. Indimenticabile la storia di Rosa il fenicottero che ha appassionato le 12mila persone che seguono la pagina, tra cui non solo ospiti della struttura, ma anche persone curiose di conoscere fino alla fine la divertente narrazione estiva del gonfiabile dai grandi occhi neri.
Tra le diverse iniziative c’è anche il “Chi c’è c’è”. Amante della natura e della cultura, Guarducci è infatti solito vestire anche i panni dell’esploratore. Nonostante infatti un lavoro che lo impegna moltissimo, non difficile trovarlo tra il pubblico di un concerto in alta quota o immerso in una passeggiata tra splendidi panorami e angoli caratteristici della regione. Condivisione per condivisione arriva l’idea: Alberto pubblica un itinerario e invita chiunque ne abbia voglia a seguirlo.
«Molte persone amano passeggiare ed esplorare posti nuovi e capita che abbiano voglia di farlo in compagnia». E se non la trovano, allora basta aderire all’invito e si parte alla scoperta di un nuovo luogo per finire magari a cena insieme per confrontarsi sulla giornata. Cene molto particolari a cui si accede senza scegliere il posto in cui sedersi, ma accettando di farlo per estrazione, così che tutti i partecipanti abbiano una maggiore possibilità di conoscersi meglio. In cantiere, per la prossima uscita, «Un bel film al cinema e, a seguire, una cena durante cui potremo aprire un dibattito a tema».

Alberto Guarducci

Insomma, Alberto è una vera e propria icona della nuova socialità e, anche se non vuole ammetterlo, nel suo piccolo è decisamente un influencer. Un termine che non vuol indicare, in questo caso, una persona che si mette in mostra, ma presa nell’accezione più sopraffina di chi riesce a influenzare la vita degli altri. E lo fa positivamente sotto i main theme dell’inclusione e della condivisione.
In un periodo in cui è ancora forte quel senso di solitudine che ha segnato la vita di molti, dopo questi due anni di restrizioni e inquietudine, perché non approfittare, dunque, per farsi strappare un sorriso in buona compagnia? Non resta che aprire Facebook e aspettare il prossimo passo di Alberto.

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