Benzina e rincari choc: ora a Perugia indagano procura e guardia di finanza

Dopo l’esposto del Codacons che parla di ipotesi di truffa e aggiotaggio

PERUGIA – Verifiche sugli aumenti della benzina. Dopo che il Codacons ha parlato di ipotesi di truffa e aggiotaggio, scende in campo la procura della Repubblica insieme alla guardia di finanza.

Lo comunica una nota firmata dal procuratore capo Raffaele Cantone che spiega come si stiano muovendo gli uffici dopo i rincari choc e l’esposto dell’associazione di consumatori diretta da Carlo Rienzi. «L’associazione dei consumatori Codacons ha depositato un esposto, inviato anche a numerosi altri uffici giudiziari, avente ad oggetto gli aumenti dei prezzi dei carburanti al dettaglio, ritenuti dall’esponente ingiustificati e frutto di “manovre speculative” – scrive Cantone -. Sull’esposto sono stati disposti, con riferimento specifico al territorio di competenza dell’Ufficio, accertamenti preliminari, delegati al Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Perugia, per accertare quanto rappresnetato dall’associazione e conseguentemente verificare se nei fatti denunciati possano configurarsi specifiche ipotesi di reato».

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