ASSISI (Perugia) – Si terrà al Digipass di Assisi “Be or not to be in a trap.2”, incontro che mette al centro nuovi linguaggi, mass media e i rischi correlati per le giovani generazioni. L’appuntamento, che prenderà il via il 14 marzo alle 16.30, si focalizzerà in particolare sul fenomeno delle baby gang quale deriva comportamentale ispirata da modelli sociali deviati indotti anche da video e testi.
Cinque i video musicali che saranno proiettati, accompagnati da un dialogo tra adolescenti e relatori che si confronteranno sulle proprie esperienze. Interverranno Francesco Gatti, avvocato e presidente Post, Veronica Cavallucci, avvocato e assessore del Comune di Assisi, Aldo Manuali, giudice onorario del tribunale dei minori di Perugia, Fabrizio Croce, consigliere del Comune di Perugia e pedagogista, Federica Pascoli, presidente associazione contro il bullismo Bastia nel cuore, Alessandro Deledda, musicista e direttore sella scuola di musica Piano solo, Barbara Lumaca, insegnante del liceo Properzio di Assisi, e Vincenzo Cerqueglini, presidente St.art e ideatore e organizzatore dell’incontro.
I RELATORI
«Il Digipass di Assisi, gestito a partire da Settembre 2021 dal POST di Perugia insieme alla Cooperativa Sociale FARE di Assisi, ospita l’evento per aiutare a diffondere consapevolezza e su un tema di grande attualità. Il digitale è il cuore del progetto Digipass e le attività di sportello insieme all’organizzazione di eventi di informazione come “Be or not to be in a trap 2″ sono fondamentali per supportare ed educare la comunità ad un uso consapevole degli strumenti digitali».”
«Fondazione POST, in collaborazione con DigiPASS Assisi e Fare Coop. sociale – commenta Gatti – dopo poco più di un anno, torna ad occuparsi di una delle tematiche che più le sta a cuore. Quella dell’educazione dei giovani, nel superamento della povertà educativa, che diventa anche povertà di valori e di contenuti, è una delle piaghe più rilevanti al terzo anno di pandemia. Il superamento di questo dramma sociale e sanitario lascia segni indelebili sul corpo e sullo spirito dei giovani, e, grazie al confronto con tutti i soggetti coinvolti in To Be or non To Be in a Trap – 2, l’evento del 14/3/2022 può essere volano di crescita culturale e di educazione, nel pieno rispetto degli obiettivi statutari del POST. Un ringraziamento particolare a Vincenzo Cerquiglini, ideatore e motore dell’evento, e a tutti i protagonisti».
«Questo progetto di approfondimento tematico itinerante nasce nel 2019 – spiega Vincenzo “Viceversa” Cerquiglini – parte dai contenuti audiovisivi diffusi attraverso il digitale, in cui le nuove tendenze giovanili percorrono vie sempre più borderline ed esprimono tra i giovanissimi profondo disagio massificato, in cui i modelli di riferimento sono esclusivamente, o comunque predominanti, riconducibili ad una sub-cultura periferica globale che esalta il “malvivere rispetto al benessere”. Nulla di nuovo nelle tendenze musicali alternative dell’ultimo mezzo secolo, personalmente seguo tali fenomeni da 40 anni, ma l’aspetto da analizzare, approfondire ed arginare è l’età sempre più bassa di tali fruizioni, under 14, ottenuta attraverso il “digitale dilagante” che a macchia d’olio diffonde attraverso milioni e milioni di visualizzazioni tali contenuti. I risultati di tutto ciò in termini di emulazione cominciano ad essere visibili ovunque basti pensare al fenomeno delle baby gang che è solo la punta dell’iceberg in termini di criticità del fenomeno. Nei decenni tra i ragazzi si è passato tra “facciamo una rock band a facciamo una gang”. La musica fotografa le culture giovanili nel presente e nel divenire, non più trasgressive per una minoranza ma totalmente massificate; in questo bisogna essere profondamente consapevoli».
«Con la nostra associazione – sottolinea la Pascoli -ci siamo occupati spesso di disagi giovanili, di malcontenti legati alla crescita, di discriminazioni subìte a scuola e fuori. Ora, dopo due anni di pandemia e chiusure (sia fisiche che mentali) gli adolescenti stanno gridando i loro bisogni e lo stanno facendo in modo eclatante, organizzato, errato, se vogliamo, ma stanno comunque denunciando il grande gap che stanno vivendo. Sono cambiati gli obiettivi, sono cambiati gli schemi, la cultura si è abbassata e con lei tutti i valori che ne derivano. Bisogna ascoltarli e trovare loro delle alternative che non li portino alla deriva, magari usando il loro linguaggio, i loro “miti”, cercando sempre la chiave di lettura adatta a catturare la loro attenzione».
Ingresso libero, necessario green pass in corso di validità. Evento a capienza limitata, obbligatoria la prenotazione: 075 813448 – digipass@comune.assisi.pg.it.


