Oscar 2022, lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock: qual è il confine della satira e quello della violenza?

Una battuta infelice, una mano pesante, un presentatore turbato per uno dei momenti più assurdi della recente storia delle televisione americana

di Luca Ceccotti

Se l’audience dei Golden Globe 2020 avesse avuto il temperamento di Will Smith, cosa sarebbe potuto succedere a Ricky Gervais in mondovisione? Perché è questo di cui si parla: è giusto colpire un comico che sta facendo il proprio lavoro per una battuta – seppure infelice – su di una persona cara? Qual è il confine della satira e quando può davvero essere giustificata la violenza?

Occorre fare un passo indietro a raccontare l’evento per chi lo avesse mancato nonostante l’ammontare incalcolabile di meme e battute al riguardo, forse argomento di colore più discusso della giornata. Il conduttore della serata degli Academy Awards, Chris Rock (Spiral – L’eredità di Saw, Fargo), era in procinto di presentare il vincitore al miglior documentario. Ancora con la busta chiusa in mano, però, si è cimentato con triste ironia sul taglio rasato a zero di Jada Pinkett Smith, attrice e produttrice di successo anche nota per essere la moglie di Will Smith, candidato come Miglior Attore per “Una famiglia vincente”.

Scherzando proprio sul taglio, Rock ha detto: «Non vedo l’ora di vederti in G.I. Jane 2», citando il war drama con Demi Moore diretto nel 1997 da Ridley Scott. Will Smith ha inizialmente riso – come potete anche vedere nel video -, ma successivamente si è alzato dal posto, è salito sul palco e ha schiaffeggiato con violenza e davanti al mondo intero il comico e collega, tornando poi a sedere. Inizialmente si pensava a un siparietto ideato appositamente per la serata, ma è subito apparsa chiaro il contrario quando Smith ha cominciato a urlare a Chris Rock: «Tieni chiusa la bocca». Il presentatore, sorprendentemente composto, ha controbattuto: «Amico, era uno scherzo su G.I. Jane 2, andiamo!». Smith ha continuato: «Devi tenere il nome di mia moglie fuori dalla tua ca**o di bocca!». «Lo farò», ha concluso vistosamente sorpreso Rock, andando avanti con una battuta: «Direi che è la più grande serata nella storia della televisione».

L’alterco è nato “per amore” – dice Smith – “che ci fa fare cose folli”, ma più nel profondo a causa dell’alopecia di cui soffre da anni la moglie e che ha più e più volte raccontato nelle sue dirette live via social, scegliendo infine di non nascondersi più e rasarsi a zero per un evento mondano e importante come quello degli Oscar. Chris Rock ha scherzato (involontariamente? ne era a conoscenza?) su di una malattia che è causa di malessere per tante persone, soprattutto per le donne. La faccia di Jada Pinkett Smith dopo la battuta non è passata inosservata: contrita, severa, per nulla contenta di essere stata presa di mira dal comico e circondata per questo dalle risate dell’audience. Quando se n’è reso conto anche Smith, si è infuriato ed è successo quanto accaduto.

Può questo giustificare lo schiaffo di Smith? In lacrime, nel discorso d’accettazione della statuetta come migliore attore – alla fine vinta -, l’attore si è detto dispiaciuto per non aver mantenuto il giusto temperamento: «So che per fare quello che facciamo, bisogna essere in grado di sopportare gli abusi, di ascoltare le pazzie che la gente dice su di te. In questo business devi accettare persone che ti mancano di rispetto e devi sorridere e devi fingere che sia tutto ok. Voglio essere un tramite per l’amore, un ambasciatore di quel tipo d’amore e interesse e preoccupazione visto in Una famiglia vincente. Voglio chiedere scusa all’Academy e ai miei colleghi nominati. Denzel Washington mi ha detto poco fa “è nel tuo momento più importante che il diavolo è lì a tentarti”».

Con Chris Rock nessuna scusa, comunque, anche se l’interprete e presentatore ha deciso di non sporgere denuncia contro Smith dopo essere stato interpellato dalla polizia di Los Angeles. Può bastare un discorso di questo tipo a far dimenticare il suo gesto, lasciandolo passare per un atto d’amore quasi dovuto, dandogli potenza, discolpandolo? Sicuramente no, perché quanto fatto è un mero atto di violenza non contro un bullo qualsiasi ma contro un comico professionista, e di armi per controbattere e spiegare la poca felicità della sua battuta ce n’era diverse, private, certamente più pacifiche e diplomatiche.

Ora Smith potrebbe rischiare anche il ritiro dell’Oscar appena vinto, dato che l’Academy ha sottolineato di “non condonare in alcun modo la violenza”, anche se l’interprete si è detto vessillo d’amore e preoccupazione. Oggi la sua mano è stata ferro – per citare uno dei classici di Carlo Verdone – e qualche conseguenza dovrà pur pagarla, così come l’ha pagata Rock per un intervento poco riuscito. Né da una parte né dall’altra, comunque, sembrano esserci esempi da seguire: c’è chi non fa ridere con battute scadenti e chi alza subito le mani. Una vera gara al massacro.

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