Terni, campetti per lo sport e riqualifica: ancora nessuna risposta

È passato quasi un anno da quando, nel maggio 2021, si apriva il dibattito su questi spazi multifunzionali e le possibili riconversioni degli stessi

di Luca Ceccotti

TERNI – In un momento di respiro dalla pandemia di coronavirus, a maggio 2021 si apriva un dibattito sulla possibile ed eventuale locazione di uno skate park a Terni. Il Comune aveva individuato due popolari zone della città a seguito delle richieste dei diretti interessati, soprattutto giovani o giovanissimi, e delle lamentele di esercenti e cittadini a seguito di un riversamento in massa nelle zone del centro di questi skateboarder amatoriali, soprattutto a piazza Solferino, l’amorevolmente rinominata “piazza dei bambini”.

Il 18 maggio 2021 al comune di Terni venivano proposte zona Fiori e Marzabotto come possibili siti per lo skate park, con risposte agli antipodi: nel primo caso, nel quartiere Fiori, gli striscioni gridavano “no skate park”, mentre nel secondo, nel campetto di Marzabotto, la volontà era ed è tutt’ora diversa, per un sì convinto al progetto in virtù di un’eventuale e sperata riqualifica del tecnicamente definito “spazio comunale multifunzionale”.

Partendo dalla volontà degli abitanti della zona, specie delle associazioni di ragazzi e chi vive giorno dopo giorno il quartiere, quello di Marzabotto sarebbe il sito ideale dove far nascere questo skate park, ma a quasi un anno dalla proposta non ci sono aggiornamenti né specifiche al riguardo, almeno non di natura pubblica. Eppure – sempre a maggio dello scorso anno – il Comune aveva annunciato di puntare proprio sulla riqualifica del suddetto spazio e di molti altri, come quello già citato di vocabolo fiori, a san Giovanni (nota anche come piccola piazza di spaccio), nel quartiere Reit in via D’Acquisto, in zona Collestatte e molti altri ancora.

Si sono svolti diversi colloqui informali, al tempo, sull’idea di concedere in gestione “in un numero congruo di anni” questi spazi, non avendo il Comune in sé le risorse necessarie a riqualificarli come dovrebbe e vorrebbe. L’input arrivava dall’assessore allo sport Elena Proietti, che sosteneva de facto una sana riconversione di questi degradati o quasi spazi multifunzionali con il passaggio a titolo praticamente gratuito a chiunque – società, imprenditori, filantropi – avesse presentato un progetto concreto.

A 10 mesi, purtroppo, non c’è stata alcuna risposta, e questi luoghi di raccolta giovanile e di passatempo vengono lasciati a loro stessi, uccisi dall’incuria e dal disinteresse, come grandi animali di ferro e cemento decaduti, a decomporsi all’aria aperta, sotto lo sguardo di tutti. Lo spazio di Marzabotto (nelle foto in basso) ne è un esempio lampante, forse il più evidente di tutti, essendo posizionato a ridosso di una delle strade più trafficate di Terni, via Alfonsine.

La speranza è che si faccia avanti qualcuno: c’è potenzialità della zona e disponibilità da parte del Comune, anche se forse servirebbe un po’ di interesse aggiunto e un lavoro d’interfaccia, ricerca e impegno maggiori da parte delle deleghe competenti.

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