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Terni contro la stangata Taric: mobilitazione davanti al Comune e raccolta firme

A organizzare l’evento diversi partiti, che invitano i cittadini a partecipare al presidio sotto Palazzo Spada

di Luca Ceccotti

TERNI – Sono ormai tre giorni che i cittadini ternani sono infuriati contro l’avviso ASM sull’eventuale e consistente rincaro della TARIC (Tassa Rifiuti Corrispettiva), soprattutto davanti alle modalità di tale missiva e ai consigli suggeriti dalla stessa per evitare i rincari in questione, destinati in particolar modo a diversi condomini della città.

Si parla di eccedenze rispetto ai minimi consentiti dal Comune, specie per quanto riguarda l’indifferenziata, motivo che mette a rischio di sostanziosi rincari circa 1.700 condomini, in pratica qualcosa come 19 mila utenze. A organizzare la mobilitazione sono Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Senso Civico e Terni Immagina, che spiegano: «È il momento della mobilitazione per dire no al salasso Taric. Venerdì 25 marzo alle 18.30 di fronte al Comune di Terni, la cittadinanza è invitata a partecipare a un presidio pacifico in cui con determinazione rispediremo al mittente davanti alla massima assise comunale le lettere che ASM ha inviato ai cittadini».

E sulla raccolta differenziata e gli inceneritori: «Gli aumenti spropositati della Taric che la giunta Latini ha imposto ai cittadini ternani sono la mazzata finale. Un provvedimento che va di pari passo con l’incapacità di questa amministrazione di mettere in campo progetti di rilancio economico per la nostra città. Un vuoto totale dove i salassi per i cittadini e gli aumenti degli stipendi a sindaco e assessori vengono nascosti dalla retorica delle lucine di Natale e dal taglio di qualche nastro. Ribadiamo che la raccolta differenziata dove viene applicata con competenza determina una riduzione delle tariffe ed è il primo modo per spegnere gli inceneritori».

In occasione della mobilitazione sarà attivata anche una raccolta firme contro il caro bollette o – come si legge nel comunicato – “le bollette pazze”.

In merito al caro Taric, è arriva anche una risposta dell’ASM, con diversi amministratori di condominio della città già attivatisi per trovare la soluzione più consona, come ad esempio l’indifferenziata a codice a barre. Alla lettere dell’ASM ha risposto anche l’UNAI (Associazione Nazionale Amministratori Immobili) che ha spiegato come non possano essere gli amministratori a supplire alle mancanze degli organi addetti.

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