Trading, un 1 X 2 che si fa mestiere

L’analisi di Angelo Drusiani

di Angelo Drusiani

PERUGIA – L’inserimento di un grafico avviene, di solito, quando il ragionamento necessita di un supporto particolarmente efficace. In questo caso, è il ragionamento che dovrebbe essere in grado di illustrare come possa l’indice azionario di una Borsa, in questo caso quella di Piazza Affari, evidenziare variazioni significative nell’arco di soli cinque giorni di contrattazioni.

In realtà, in fasi complesse e di difficile lettura, le oscillazioni dell’indice di riferimento si presentano ancor più marcate. A movimentare il grafico è la speranza, seguita dalla delusione e rincuorata da nuova speranza che la vicenda che sta vivendo l’oriente europeo possa volgere, se non al termine, verso una fase che possa configurarsi come l’anteprima della fine del confitto tra Russia e Ucraina.
La curva del grafico stesso è come una parete rocciosa con cui amano confrontarsi gli scalatori più preparati e più avvezzi a convivere con il pericolo. In questo caso con la vita, nei confronti del grafico con la borsa dei denari. Come dire: “O la borsa, o la vita!”. Potrebbe essere il motto del “trader” di Borsa. Di chi, quotidianamente, si cimenta con la personale propensione al rischio, comprando, con lo scopo di rivendere o, viceversa, vendendo, con l’obiettivo di ricomprare, sia titoli azionari, sia titoli di Stato, soprattutto con scadenza decennale. Perché questa durata? In primo luogo, perché nel mercato finanziario ne viene scambiato quotidianamente un valore nominale molto elevato. In secondo luogo, perché il valore di mercato del titolo decennale è sensibilissimo ad ogni voce o ad ogni situazione esterna che possa produrre effetti positivi o negativi. I suoi movimenti di prezzo sono continui e, spesso, rapidi e sostanziosi.


Non è un invito a divenire trader o, in alternativa, a tentare la sorte, come spesso si sente dire “Scommettere o giocare in Borsa”. È un “mestiere” che ben si adatta a chi, per natura, dispone di una fortissima propensione al rischio, perché guadagnare o perdere denari non è esattamente identico. Occorre, poi, leggere, leggere, leggere non solo le analisi finanziarie specializzate su singoli settori o su singoli comparti del mercato finanziario, ma anche i comunicati delle società quotate in Borsa o dei Ministeri del Tesoro, per quanto compete loro in materia di raccolta del risparmio e sulla destinazione del risparmio stesso.
La giornata trascorsa ad effettuare attività di “trading” finisce come in molto sport con i segni della vecchia (o forse tornata in auge, non sono esperto) schedina Totocalcio: 1, X, 2. Come dire vittoria, pareggio, sconfitta!

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