Si.Sa.
CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Da pochi giorni la prefettura di Perugia ha dato il via libera per l’utilizzo di Villa Muzi per la gestione dell’eventuale emergenza che si dovesse determinare con un arrivo consistente di profughi nel nostro territorio. La comunicazione è stata resa pubblica ieri sera durante il consiglio comunale tifernate.
Il sindaco Luca Secondi, rispondendo alla capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che aveva chiesto delucidazioni sulla situazione legata all’arrivo dei profughi ucraini a Città di Castello e sulle iniziative del Comune per la gestione della situazione sanitaria, legata in particolare alla vaccinazione dei cittadini che stanno arrivando dalla repubblica ex sovietica, e per l’integrazione scolastica dei minori. E’ stata attivata una cabina di regia con la Prefettura di Perugia per la gestione della situazione, che ancora non presenta particolari dimensioni ed emergenze, e abbiamo realizzato un vademecum per la gestione dell’accoglienza dei cittadini ucraini e per facilitare le procedure di identificazione che permettano di avviare i necessari percorsi sanitari legati alla pandemia e di affrontare questioni come gli alloggi e la frequenza scolastica. Un plauso particolare è stato riservato alla Caritas sul versante delle azioni finalizzate all’accoglienza dei profughi. «Ci stiamo muovendo in tutte le direzioni, anche sul versante della scuola, rispetto a un fenomeno che stiamo ancora quantificando in termini numerici e di bisogno, nella consapevolezza che sarà necessario un costante aggiornamento delle azioni da intraprendere in coordinamento con la Prefettura di Perugia», ha aggiunto Secondi.


