PERUGIA – Si è tenuto a palazzo Stocchi a Perugia “Conservare e valorizzare paesaggi e il ruolo delle istituzioni”, incontro che ha visto un confronto fra il vicepresidente della Provincia di Perugia Cristian Betti e il dirigente del Servizio pianificazione territoriale Stefano Torrini e gli studenti dei corsi di laurea in Beni culturali e scienze socio-antropologiche per l’integrazione e la sicurezza sociale dell’Università degli Studi del capoluogo umbro.
«L’incontro – ha spiegato Cristina Papa, docente di antropologia dell’ambiente e del paesaggio all’UniPg – è stato la conclusione di un percorso di studi dove si è affrontato il tema della costruzione del paesaggio e della relazione tra uomo ed altre specie viventi nella formazione dello stesso. Si è passati attraverso la ideazione di una località sulla base di una interrelazione tra popolazione ed istituzioni sovranazionali, nazionali e locali. Per cui abbiamo fatto riferimento alla normativa nel suo complesso. Tutto ciò è stato trattato più a livello teorico, di formazione generale e quindi per gli studenti era interessante il punto di vista delle istituzioni, soprattutto in un momento in cui si ha a che fare con i progetti del Pnrr».
A proposito di questo ultimo aspetto la lezione è di stringente attualità poiché recentemente la Provincia di Perugia ha presentato tre progetti afferenti all’ambito parchi e giardini del Pnrr di altrettanti siti patrimoniali pregiati per il territorio regionale: Villa Redenta di Spoleto, Villa Fidelia di Spello ed Isola Polvese per un valore complessivo di 6 milioni di euro, 2 milioni per ciascuno di essi.
«Sono bandi – ha sottolineato Betti – che nascono da credenze, aspettative, volontà da parte di quanti hanno a che fare e fruiscono di questi luoghi. Sarebbe bello vedere la trasformazione che questi siti subiranno al termine di tutti i lavori contenuti nei progetti, he andranno a migliorare notevolmente il paesaggio nel suo complesso».
L’ingegner Torrini è entrato nel merito di ciascun bando spiegando agli studenti le ragioni che si trovano alla base della redazione dei progetti, illustrando nel dettaglio le voci richieste per la redazione.