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Andrea Fora: «I Civici faranno alleanze, ma servono più progetti e meno bipolarismo»

Il “campo largo” di Letta e la necessità di avere: «non nuova politica ma buona politica». L’intervento del leader di CiviciX

Panorama politico umbro in movimento. Tra i più seguiti leader regionali Andrea Fora, CiviciX, che puntualizza la posizione dei civici umbri che potrebbe essere particolarmente interessante rispetto al “campo largo” proposto dal Pd di Lett.

Ecco il suo intervento:
«Ho letto con attenzione e molto interesse le dichiarazioni di Enrico Letta e devo dire che presenta diversi elementi di riflessione e condivisione. Ne cito solo alcuni: il valore dei candidati ben oltre l’alleanza, la rievocazione della visione dell’Ulivo come metodo per andare oltre i partiti, una nuova legge elettorale che ridia il potere di scelta ai cittadini, l’agenda sociale e lo sviluppo sostenibile al centro del progetto di governo del Paese.
Contenuti ed idee interessanti sulle quali è certamente possibile aprire un bel confronto nel rispetto delle diversità dei soggetti politici in campo.
Nel 2006 (solo 16 anni fa) alle elezioni politiche l’affluenza degli elettori raggiunse oltre l’84%. Domenica scorsa non ha votato neanche il 45%.
Che il sistema democratico in occidente ed in Italia in particolare stia attraversando una fase critica è ormai noto da anni, ma i partiti (in generale) preferiscono impegnarsi a guadagnarsi il consenso di quel 50% che ancora va a votare senza porsi il problema di come riconquistare al voto i tanti che ormai hanno perso la fiducia nelle Istituzioni e nei partiti in particolare.
Il Civismo, il movimento civico, continua invece a crescere nei consensi in Umbria ma anche in Italia e ritengo che a differenza dei partiti, noi si debba invece proprio ragionare e muovere l’azione politica da questa riflessione sulla democrazia e sulla partecipazione.
La scarsa affluenza degli elettori al voto ci dice che è forte e vasta la domanda di una nuova politica, o come spesso dico, di buona politica. Negli anni il bipopulismo e il finto bipolarismo hanno illuso i cittadini che a problemi complessi possano essere date soluzioni semplici, facili e che non comportino sacrifici.
Anni di campagne elettorali per impedire prima la vittoria delle “sinistre” e poi la vittoria delle “destre” condotte promettendo di tutto e di più, non avendo il coraggio di raccontare la realtà e di proporre soluzioni all’altezza delle sfide del Paese, si sono concluse sempre con governi tecnici o di unità costretti a metter le “pezze” ai disastri dei governi di coalizione messi insieme solo per battere gli avversari e non provando a rispondere alla domanda: stiamo insieme per fare cosa?».


Tutto questo ha fatto venir meno negli elettori la voglia di partecipare al voto, tanto non cambia mai nulla.
«Se l’offerta politica già sperimentata ha dimostrato di non saper incidere positivamente nella mia vita quotidiana, perché devo continuare a votare gli uni o gli altri?” Questa è sempre più la domanda che attanaglia il 50% dei non votanti.
Il movimento civico ha il compito di riempire questo vuoto della Politica e perciò se la riflessione di Enrico Letta è certamente positiva, noi abbiamo però il compito di lavorare per recuperare al voto questi elettori che non votano più con una offerta politica nuova.
Stiamo tessendo da mesi una tela di relazioni che va ben oltre l’Umbria, si è estesa al centro Italia, al Nord con la federazione di Alleanza Civica del Nord con cui abbiamo dato vita ad un momento congressuale nazionale, e con le esperienze civiche del sud e nei prossimi giorni e mesi ci saranno altri eventi che segneranno questo cammino.
Non vogliamo solo confrontarci con gli interlocutori che giocano la loro partita fra i “tifosi” del 50% che partecipano al voto, ma fare politica, comunità e progetti per conquistare consenso fra il 50% che oggi non vota più.
Non siamo ingenui, e non è che non ricercheremo alleanze e convergenze, ma affermeremo con forza la nostra identità, la nostra diversità rispetto alla “politica odierna”. In Umbria siamo ormai il secondo soggetto politico fra coloro che non si collocano nel centro destra a trazione leghista, e questo ci carica di responsabilità anche per le prospettive future e lavoreremo ragionando in termini progettuali, cercando le soluzioni possibili guardando all’interesse comunitario oltre alle reazioni di “pancia” del momento contingente.
Ragioniamo di valori, di progetti, di scelte e di territori più che di schieramenti ideologici a cui non credono neanche più gli elettori.
La Politica non è morta, ma c’è una politica migliore dell’attuale e noi civici abbiamo il dovere della radicalità dell’impegno e della diversità per praticarla.
Letta ricorda una frase detta nel giorno della sua elezione a segretario: “radicali nei comportamenti, progressisti nei contenuti e riformisti nel metodo”, noi per certi versi vogliamo rafforzare ulteriormente il concetto di radicalità coniugandolo con metodo, novità e competenze.
Più progetti e meno schematismi, più valori e meno bipolarismi, più contenuti e meno dibattiti su alleanze decotte, più territorio e meno vertici. Questa in estrema sintesi è una delle prime ricette per conquistare il 50% di chi oggi non va a votare e questa è la sfida a cui ci piace partecipare».

Andrea Fora
Consigliere regionale CiviciX

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