MAGIONE (Perugia) – Giornata speciale per i cittadini di Sant’Arcangelo di Magione dove nella mattina di sabato 18 aprile si è tenuta la rievocazione in memoria del salvataggio di cittadini ebrei che, nel 1944, furono traghettati da Isola Maggiore – dove erano stati imprigionati dai nazifascisti – al borgo lacustre dove furono messi in salvo.
Alla commemorazione, promossa dall’associazione nazionale polizia di Stato, hanno partecipato, tra gli altri, anche il cardinale Gualtiero Bassetti, il vicario del questore Maria Grazia Corrado, il sindaco di Magione Giacomo Chiodini, il sindaco di Tuoro sul Trasimeno Maria Elena Minciaroni e i rappresentanti di tutte le forze di polizia.
A essere ripercorsi sono stati i momenti salienti di quel salvataggio allorché, aiutati da alcuni pescatori, il poliziotto Giuseppe Baratta – allora in servizio alla questura di Perugia – e Don Ottavio Posta – a quel tempo parroco di Isola Maggiore – hanno trasportato a bordo di imbarcazioni tipiche dell’area del Trasimeno, trenta ebrei rimasti sull’isola, sottraendoli all’eccidio.
«L’esempio dell’agente Baratta – ha sottolineato Corrado – si ripropone per la sua attualità: il compito di soccorso e vicinanza alla collettività è oggi più che mai al centro dei compiti istituzionali della polizia di Stato e di tutte le forze di polizia, quotidiani garanti di sicurezza, giustizia e verità».
Durante la cerimonia è stata anche svelata anche la targa di intitolazione della strada che conduce al molo (luogo dove attraccarono gli ebrei all’arrivo a Sant’Arcangelo) a don Ottavio Posta, insignito della medaglia d’oro al valor civile.
