NORCIA (Perugia) – «Abbiamo aperto la due giorni in Piazza San Benedetto, dove oggi tutti i presenti, relatori e pubblico, hanno potuto vedere i segni concreti e visibili della ricostruzione privata e pubblica, con i cantieri del palazzo municipale e della Basilica. Sono state due sessioni intense e ricche di spunti quelle he la nostra città ha ospitato in questa due giorni con il Glocal economic forum. La prima sessione – prosegue – dedicata all’ economia, alla politica e agli obiettivi del Pnrr, non soltanto quello dei circa 220 miliardi complessivi messi a disposizione dal Governo italiano ma anche quelle che saranno le nuove sfide da proporre all’ Europa come ad esempio per l’autosufficienza alimentare ed energetica, per la difesa comune e l’immigrazione». Così inizia il commento del sindaco Nicola Alemanno alla terza edizione del Glocal economic forum Esg89, tenutosi a Norcia il 17 e il 18 giugno.
«Il debito pubblico Europeo – ha proseguito il primo cittadino – può aiutare a finanziare tutto questo se noi in Italia sapremmo rappresentare una “best practice” nell’ uso dei fondi del Pnrr. Nella sessione di sabato poi si è affrontato un tema particolarmente importante quali sono le energie rinnovabili, e le comunità energetiche e la sostenibilità dei materiali. Abbiamo fortemente bisogno di nuove politiche energetiche, per le nostre aziende, gli Enti e in generale per tutta la comunità nazionale. Ringraziando tutti i relatori e coloro che sono stati a Norcia in questi due giorni, diamo appuntamento all’edizione del 2023».
La giornata di venerdì è stata caratterizzata dagli interventi dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria Enrico Melasecche, dell’europarlamentare Luisa Regimenti, dell’amministratore delegato di Banco di Desio e della Brianza Alessandro Decio, del vicepresidente nazionale di Coldiretti Davide Granieri, dal partner Deloitte private leader Ernesto Lanzillo, del rappresentante di Confindustria Umbria Giacomo Filippi Coccetta e del consigliere delegato Alce Nero Marco Santori.
I lavori sono stati poi conclusi dal Commissario alla ricostruzione per il Sisma del Centro Italia, Giovanni Legnini, che, nel suo intervento, ha sottolineato come in merito al superbonus ricostruire il Centro Italia è una necessità inderogabile.
«Diciamolo ai professionisti e alle imprese – ha detto Legnini – negli ultimi due anni la ricostruzione ha fatto passi notevoli. Oggi abbiamo quattordicimila decreti di concessione di contributi. A Norcia quasi 800 edifici finanziati. Reputo quindi che il superbonus 110 sia stata una misura di straordinaria importanza, ma per la ricostruzione è stato un grave ed enorme problema perché i 61mila edifici da ricostruire nelle quattro regioni del centro Italia sono a mio parere quelli che avrebbero avuto diritto ad una priorità».

Al termine del Forum il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, e il Presidente di ESG89 Group, Giovanni Giorgetti, patron della manifestazione, hanno consegnato la Carta di Cittadinanza Europea a 5 “amici-imprenditori” del Borgo umbro che sin dalla prima edizione del Glocal Economic Forum ESG89 di Norcia hanno palesato particolare sensibilità per i cittadini e la loro resilienza: Alfonso Di Bona, Amministratore Delegato di Calcestruzzi; Andrea Marcantonini, della MCT Italy; Flavio Cecchetti, presidente di Susa; Paolo Cocchioni di DIVA International e Anna Bortolussi per Veronica Squinzi, Amministratore Delegato di Mapei.
Sabato 18 giugno si è svolta, poi, la sessione scientifica del Glocal economic forum Esg89 al digipass di Via Solferino. Il tema scelto e dibattuto è stato quella della sostenibilità energetica e dei materiali in considerazione dell’esplosione del conflitto russo-ucraino e della repentina ascesa dei prezzi di gas e petrolio.
Ai lavori hanno partecipato dopo i saluti del Sindaco Alemanno, Franco Cotana dell’Università di Perugia, Romano Borchiellini del Politecnico di Torino – Energy Center, Claudio Pettinari, Magnifico Rettore dell’Università di Camerino, Massimiano Tellini, Global head circular economy di Intesa Sanpaolo e il vice presidente della Regione Umbria Roberto Morroni, che ha voluto sottolineare come la politica debba essere attenta alle tematiche scientifiche relative ai temi della sostenibilità e dell’energia.
«L’Umbria – ha auspicato l’assessore – può dimostrare una propria vitalità e concretezza a livello nazionale se sarà in grado di avvalorare pragmatismo nelle decisioni legate all’economia circolare e alle sue opportunità di sviluppo per il territorio».
A seguire Marcello Capra, dal Ministero della transizione ecologica, che ha voluto sottolineare come: «Il conflitto ha reso evidente come mai prima d’ora la necessità di una transizione rapida verso l’energia pulita. L’Unione europea importa il 90 % del gas che consuma, e oltre il 40 % del suo consumo totale di gas proviene dalla Russia. L’Europa deve essere in grado di affrontare qualsiasi scenario – ha chiosato Capra – Quanto più rapidi e decisi saremo nel diversificare l’approvvigionamento, nell’accelerare l’introduzione di tecnologie pulite e sostenibili tanto più rapidamente riusciremo ad uscire dalla crisi».

All’assise sono poi intervenuti con proprie riflessioni, Anna Bortolussi di Mapei, Domenico Metelli della Luigi Metelli Spa, Betty Savino di Finanza.tech, Pier Luigi Romiti di Ibf servizi Spa, Flavio Cecchetti di Susa, Alfonso Di Bona di Calcestruzzi e Fabrizio Pecci di Bamboo-pro.
Al centro del dibattito al digipass anche le “Hydrogen Valley” che con il Pnrr coinvolgeranno Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia. Il progetto delle regioni punta a realizzare siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse.
Contribuirà a stimolare la crescita, a creare occupazione avvicinandoci, così, agli obiettivi energetici e climatici, che il Governo Draghi è determinato a mantenere e anzi a perseguire con sempre maggiore convinzione. Hanno partecipato al forum i rappresentanti delle 5 regioni del progetto.


