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Laura Pernazza e la sfida delle nuove Province

LE INTERVISTE DI UMBRIA 7 | Aspettative e progetti, da Villa Franchetti a Villalago

di Francesco Petrelli

TERNI – La presidente in un’intervista a tutto campo illustra aspettative nel segno della concretezza e fiducia dei cittadini.

Presidente, insieme al sindaco di Assisi siete le prime donne a guidare le province dell’Umbria.
«Il ruolo delle donne è importante, in Italia ci sono sette donne a capo delle province e in Umbria due, il nostro ruolo imposto dalle quote rosa dovrebbe essere solamente valorizzato per quello che facciamo e per quello che siamo senza il continuo confronto con gli uomini. Rivendichiamo il posto che ci spetta e non perché la legge lo impone. Con la consigliera delle pari opportunità rilanceremo il rapporto con le donne. Parteciperemo ad un bando in difesa delle donne».

Come si è inserita nel doppio ruolo di presidente e sindaco di Amelia?
«Tempo e disponibilità, l’impegno da sindaco è full time, l’autorità sanitaria in primis mentre per tre giorni a settimana sono in provincia a disposizione di tutti i territori. Fin dall’inizio del mio mandato ho voluto conoscere da vicino i territori della provincia per dare spazio alle loro problematiche e prendere coscienza di come risolvere le criticità. In questi giorni ci occuperemo anche della rivisitazione delle corse sui trasporti pubblici con il sindaco Latini e con l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche mentre il 9 giugno è previsto un incontro con il Presidente della Pro Loco di Piediluco per il castello della Rocca, chiuso da qualche anno ai visitatori. A settembre inoltre è stata programmata una visita scolastica con tutte le scuole superiori della provincia. Insomma il lavoro non manca e sono solo alcuni degli appuntamenti già fissati».

Il ruolo della provincia e le sue aspettative?
«Innanzitutto ci tengo a precisare che è necessario rilanciare le province nell’immaginario dei cittadini, un ente svuotato dalle sue funzioni per la spending review, con le inevitabili disfunzioni e inefficienze nel sistema organizzativo dovuta ad una riforma incompleta. Le guardie ambientali, il controllo sui cinghiali sono solo due esempi calzanti di funzioni esautorate e non supportate. Della riforma salvo solamente il ruolo della casa dei comuni. Le nuove province hanno bisogno di essere enti attivi nel coordinamento, attraverso concorsi pubblici, consulenze e finanziamenti europei e con assunzioni nella stazione unica appaltante per il Pnrr. Un rilancio della casa dei comuni a sostegno dei più piccoli con lo studio di progettazione. Una sfida per le nuove province per riappropriarci delle nostre funzioni, partendo dal personale ridotto all’osso e all’invio di risorse economiche per svolgere il lavoro sul territorio. E per concludere ci tengo a dire che i cittadini dovrebbe riconoscerci per la delega e per la nostra credibilità attraverso un’elezione diretta sia per il Presidente che per lo stesso consiglio. Un tema spinoso che comunque dovrà essere affrontato per le nuove province. Ora proviamo a rivalorizzare, riqualificare e rilanciare le nostre infrastrutture. Sono qui per questo».

Alienazioni dei beni della provincia e l’annosa questione della Villa Franchetti?
«Come ho annunciato precedentemente l’obiettivo primario è potenziare l’ufficio di progettazione e rivitalizzare le strutture, renderle fruibili 365 giorni l’anno o venderle a chi è interessato. Ci tengo a parlare del vecchio Globus Tenda che per tanti ternani è un ricordo ormai nell’immaginario, è previsto un concorso di progettazione per il suo rilancio con palazzina annessa. Non abbiamo intenzione di svendere niente ma il patrimonio storico va salvaguardato in tutte le sue componenti».

«Villalago è assolutamente una priorità del mio mandato, abbiamo già messo in campo tutte le azioni possibili, recuperando gli affitti arretrati e ora non accetteremo più giustificazioni. La concessione è chiara, gli obiettivi erano precisi e non intendiamo più aspettare. Gli accordi si rispettano, la struttura di Villalago con potenzialità abnormi, premetto che non la conoscevo e non ci ero mai stata, deve vivere tutto l’anno, fucina di eventi, contenitore di mostre e convegni, formazione, concerti e un parco che fa invidia a molte regioni. E’ ora di muoversi e di prendere in mano la situazione. Vi annuncio pure che la provincia parteciperà al bando dei parchi storici, ci saranno Villa Paolina, sede Cnr nel comune di Porano e appunto Villalago nella frazione di Piediluco». 

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