di Francesco Bircolotti
PERUGIA – Doveva essere musica spaziale e, dopo il decollo con Ariete, la maxi-navicella dell’Umbria che spacca vola già decisa e con grande soddisfazione di tutti in un’orbita senza confini, quella dei suoni più disparati che esaltano la musica e fanno risorgere la gente.
Il viaggio procede spedito e il pubblico lo accompagna in maniera robusta. Preso d’assedio il main stage, tutto esaurito con lunghe code e ingressi razionati quello dell’Unipg, ad accesso gratuito.
Mobrici prima (ex leader dei Canova) e il rapper torinese Willie Peyote venerdì primo luglio hanno fatto i mattatori, con un corollario di livello tra le band più giovani che li hanno preceduti.
E tra mercatini vintage e blitz musicali alla Galleria nazionale dell’Umbria, la ribalta se l’è guadagnata anche la maxi performance dei dj perugini sotto il marchio “Spaghettoni”.
Poi l’ultima trovata di Aimone Romizi: il concerto all’alba regalato a sonnambuli e non solo al Garden stage dell’Orto botanico. Dal buio al chiarore, prima che sabato 2 luglio Margherita Vicario e subito dopo un Brunori Sas da tutto esaurito avranno vita facile a riaccendere le luci penetranti del palco principale. Anzi, luci spaziali.






Opening Mobrici





