di Arianna Sorrentino
PERUGIA – Gli studenti universitari pagheranno il trasporto nella regione a solo 60 euro all’anno: la proposta approvata in Giunta regionale, è stata apprezzata positivamente. Sui social la notizia principalmente ha avuto buone reazioni da parte di famiglie e giovani, considerato il grosso risparmio nel momento storico di difficoltà economica che sta vivendo il Paese e la Regione. Ma ci sono stati anche genitori che non la stanno pensando così.
Secondo alcuni, l’iniziativa avrebbe dovuto riguardare anche gli studenti delle scuole superiori, che si trovano ad usufruire dei mezzi in maniera assidua. Soprattutto perché ancora non si è raggiunta l’età della patente. Ma a loro nessuno sconto. L’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Enrico Melasecche parla chiaro: «L’abbonamento agevolato è una misura volta ad incentivare l’iscrizione all’Università perugina da parte di tutti i giovani italiani. Vuole fare avvicinare i giovani alla città. Anche loro fanno cultura, fanno vivere musei, biblioteche, ristoranti, alberghi e tutto il resto. Questo è un primo anno sperimentale, poi siamo convinti che l’esperimento si possa consolidare». La popolazione studentesca dal 4 ottobre potrà accedere alle agevolazioni che diventeranno gratuite per la quasi totalità degli studenti che hanno avuto nel 2021 un reddito inferiore a 35mila euro. I servizi fruibili sono quelli del trasporto urbano su gomma, il servizio Minimetrò di Perugia e la funicolare di Orvieto; i servizi extraurbani su gomma svolti in ambito regionale, la linea ferroviaria regionale Sansepolcro – Umbertide – Terni e diramazione Perugia Ponte San Giovanni e Sant’Anna. Reazioni social anche riguardo la rateizzazione degli abbonamenti. In molti la rivendicano: al momento, infatti, Busitalia non consente il pagamento degli alti importi in diverse rate. Melasecche commenta: «Ho avuto un incontro con i vertici di Trenitalia e Busitalia. La prima risposta è stata negativa. Successivamente, c’è stata la richiesta del pagamento da parte della Regione di ulteriori importi. Non ci sono le condizioni e quindi è ancora un no alla rateizzazione. A chi vincerà i quattro lotti, metteremo in gara una clausola che prevede l’obbligo da parte dei gestori di rateizzare quel minimo indispensabile per venire incontro alle famiglie». Conclude: «Ci tengo molto a ringraziare l’Università di Perugia, il Comune, Busitalia che ha lavorato con noi e tutti coloro che con me ci hanno creduto. E’ stata un’operazione di marketing intelligente, quasi a costo zero, e nella quale crediamo molto».


