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Cosa succede al palasport di Terni? La Fondazione Carit, che ha messo a disposizione 2 milioni, lo chiede al sindaco

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | L’amministrazione comunale ha sul tavolo una «richiesta di chiarimenti sull’applicazione della convenzione e sui tempi di costruzione». Il primo timing scatta il 31 ottobre e ci sono rischi per il futuro dell’opera

di Marco Brunacci

TERNI – Con il garbo istituzionale che contraddistingue la Fondazione Carit, è stata recapitata al sindaco di Terni, Latini, «una richiesta di chiarimenti sulla applicazione della convenzione e sui tempi di costruzione» del palazzetto dello sport.

Per i distratti, noi stiamo parlando di impegni presi e sottoscritti, con documenti inoppugnabili, che dovrebbero essere rispettati in tempi comunque ragionevoli (gli ultimi indicati scadono il 31 ottobre e sono stati già prorogati).
Non si sa ma, a scrivere non fosse una Fondazione così garbata, magari i toni della richiesta potrebbero essere diversi. Chi lo sa.
Per certo la Fondazione ha messo a disposizione del Comune di Terni 2 milioni di euro per il palazzetto dello sport. E avrebbe piacere di sapere come verranno impiegati insieme – come si dice oggi – al timing dell’operazione. Un rispettoso pressing nell’esclusivo interesse della città ad avere un palazzetto all’altezza della sua storia.
Non sfugge a nessuno che in questa vicenda si è inserito l’inarrestabile presidente Bandecchi, grande personaggio consapevole della sua grandezza, al quale non capita mai di scegliere il low profile, anzi si sospetta che fare una dichiarazione normale, facilmente intellegibile, gli procuri eruzioni cutanee. Infatti verga parole profetiche, affida al web vaticini e ammonimenti, si abbandona a strette di mano impegnative, annuncia a tempo e fuor di tempo e tra una catilinaria e l’altra, lascia intravedere prossimi avventi di età dell’oro, sempre che gli diano retta.
Ma la richiesta di chiarimenti della Fondazione non interessa in alcun modo il magnifico presidente della Ternana, ma solo ed esclusivamente l’amministrazione comunale che, prosaicamente, ha la titolarità dell’opera pubblica-palazzetto dello sport.
Cosa intende fare il sindaco Latini? Non ha bisogno dei due milioni di euro? Ha intenzione di seguire un percorso trasparente e riconoscibile davanti a ognuno dei cittadini suoi amministrati? Pensa, invece, di percorrere strade diverse?
Per sapere il pensiero del sindaco, e dell’amministrazione comunale ternana tutta, si può solo attendere la risposta alla «richiesta di chiarimenti» della Fondazione Carit.

findazione carit

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