R.P.
PERUGIA – Si è tenuto all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia il convegno della Cisl medici Umbria, organizzato insieme a Simedet, che alla presenza di numerosi dirigenti medici ha posto sotto i riflettori la riforma sanitaria post pandemia.
Presente anche l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto che ha espresso il suo apprezzamento e ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni da tutto il personale sanitario in prima linea durante la battaglia contro la pandemia covid, ma ha anche parlato del futuro piano sanitario regionale, approvato dalla giunta regionale, che permetterà un’ottimizzazione delle risorse e un miglioramento dei servizi territoriali, in stretta sinergia con gli ospedali d’emergenza. Un piano in fase di partecipazione istituzionale consiliare regionale, che coinvolgerà partiti, sindacati e associazioni, fino all’approvazione come legge regionale. Inoltre, l’assessore Coletto ha ribadito la necessità di depenalizzazione dell’atto medico. La medicina difensiva in Italia ha infatti un costo di 10 miliardi all’anno, risorse che potrebbero così essere risparmiate.
«È stata una giornata dedicata all’approfondimento del servizio sanitario umbro – ha commentato al termine il responsabile scientifico Manuel Monti – con un confronto diretto tra le istituzioni rappresentate dall’assessore e i professionisti sanitari presenti in sala. Un proficuo scambio di idee e un confronto propositivo e costruttivo che continuerà nei tavoli regionali in ambito dell’emergenza-urgenza».
Coordinati dalla dottoressa Nabila Said e dal dottor Fernando Capuano (presidente nazionale Simedet) sono intervenuti il professor Giuseppe Pasquale Macrì (direttore Uoc medicina legale Usl 8 di Arezzo) per quanto riguarda la responsabilità dei professionisti, il rapporto con i pazienti e i familiari, il ruolo e la condizione del medico, il dottor Giuseppe Giordano sull’integrazione territorio-ospedale, sulle criticità dei pronto Soccorso e sulla crisi dell’attuale figura giuridica del medico ospedaliero in quanto dipendente, il dottor David Giannandrea sul futuro della telemedicina in tutte le sue articolazioni ed integrazioni come punto fondamentale del nuovo servizio sanitario regionale, il dottor Sokol Berisha sull’importanza della medicina d’urgenza durante il periodo della pandemia, evidenziando le difficoltà emerse in questi anni ma soprattutto la capacità di resilienza del sistema.
L’apertura introduttiva e la chiusura del convegno, preceduta da numerose domande da parte del pubblico presente, è stata affidata al dottor Tullo Ostilio Moschini (segretario generale Federazione Cisl medici veterinari dirigenti sanitari Umbria) che ha ribadito la necessità sia di programmare adeguatamente nel tempo che valorizzare e gratificare il personale, di promuovere proposte rispetto alle reti dei servizi e delle patologie quale contenuti del PSR e dei conseguenti atti aziendali, di difendere e migliorare il servizio sanitario nazionale e regionale integrato e non sostituito dal privato, di renderlo equo e quindi solidale ma efficiente, sostenuto da adeguate risorse destinate dal governo al fondo sanitario nazionale.


