PERUGIA – Ha aperto la conferenza stampa il presidente della camera di commercio di Arezzo-Siena, Massimo Guasconi, che ha salutato la stampa presente in presenza e online. Ha poi passato la parola al presidente camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, che ha ricordato un recente studio condotto dall’Università di Napoli a dimostrazione di come la creazione di una stazione dell’alta velocità porti notevoli benefici e incrementi del PIL e dell’occupazione, anche del 10% nel territorio interessato; benefici che vanno a decrescere man a mano che ci si allontana dalla stazione ma che comunque restano significativi (3%-4%) ancora ad un’ora d’auto.
«La stazione MedioEtruria porterebbe sicuramente incrementi e facilitazioni sia per insediamenti produttivi e residenziali, sia per quel che riguarda il turismo nelle due regioni. Noi vorremmo quindi – ha proseguito Mencaroni – che i due presidenti regionali predisponessero nei tempi più brevi un documento congiunto per sollecitare il nuovo governo a valutare la progettualità di questa stazione».
Nel corso della conferenza stampa i due presidenti hanno poi tenuto a precisare: «Parlare di dove collocare la stazione in questo momento rappresenterebbe solo un ostacolo alla sua effettiva realizzazione. La scelta è di competenza dei tecnici e degli amministratori delle Ferrovie dello Stato che sceglieranno in basa a criteri di massima efficienza e redditività».
«Come camera di commercio dell’Umbria chiediamo al governo regionale un piano dei trasporti e della viabilità che colleghi l’Umbria alla futura stazione AV MedioEtruria. Purtroppo – ha aggiunto Mencaroni – al momento nei programmi elettorali di nessun partito è presente il tema dei trasporti, il che è un segnale piuttosto preoccupante».
Ha ripreso poi la parola Massimo Guasconi, che salutando il collega umbro ha ribadito «Con questo documento, condiviso da tutte le categorie economiche delle quattro province abbiamo voluto evidenziare la strategicità e l’urgenza di realizzare una stazione dell’alta velocità in questa macro area».
«Si tratta di un’opera coerente con l’impostazione strutturale dell’alta velocità/alta capacità italiana – ha sottolineato Guasconi – visto che se nella linea AV tra Milano e Bologna, che distano poco più di 200 chilometri, è operativa la stazione “Mediopadana” è altrettanto logico e necessario collocare una stazione intermedia tra Firenze e Roma che distano tra di loro quasi 250 chilometri. Una stazione la cui
realizzazione avrebbe peraltro costi relativamente contenuti: si stima infatti, nelle ipotesi più dispendiose, una spesa inferiore ai 50 milioni di euro, che equivale al costo medio della realizzazione di un unico chilometro di autostrada in Italia».


