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Terni parcheggio a cielo aperto: la città delle soste selvagge

Al ritorno dalle vacanze estive la situazione non cambia. Più auto che persone, motorini a ogni palo e disagi per i cittadini. LE FOTO DI UMBRIA7

TERNI – «La città è delle persone ma viene occupata dalle auto». Per mostrare quanto vera fosse l’affermazione nasceva, il 9 novembre 2020, la pagina Facebook “Terni sosta selvaggia”. In poche settimane vennero pubblicate fotografie che passeranno alla storia: auto parcheggiate addosso alle panchine, sotto ai cartelli di divieto di fermata, sui marciapiedi, davanti ai portoni delle chiese. Immagini di una città “fuori controllo”.

Per mesi venne utilizzata come vetrina per esibire lo scatto più audace. Come se ci fosse una sorta di gara in corso. Vinse una macchina sportiva di grossa cilindrata, lasciata un giorno intero sul marciapiede di via della Stazione.
Poi ci si stancò di rincorrere le infrazioni, anche perché si comprese che le parti di centro urbano occupate abusivamente erano sempre le stesse: largo Elia Rossi Passavanti, piazza Clai, corso Vecchio, via De Filis e via Primo Maggio. La data dell’ultima pubblicazione di “Terni sosta selvaggia” è il 2 maggio scorso.
Nel frattempo Umbria7 mostrava il degrado evidente. Fotografava il centro storico assediato dai suv, i murales coperti da auto di piccola cilindrata e i vicoli sbarrati dalle city car. Anche durante la settimana di Ferragosto, quando la città si era svuotata, le auto erano più delle persone, parcheggiate perfino davanti agli ingressi delle farmacie.
Con il rientro dalle vacanze estive Terni si è ripopolata, ma le auto in sosta selvaggia sono ancora più delle persone in giro.
Davanti alla chiesa di San Lorenzo, in pieno corso Vecchio, un suv e una utilitaria. In Corso Tacito, a due metri da largo Elia Rossi Passavanti, solita berlina ad intralciare i passanti. Lungo via Goldoni, dove compaiono i cartelli di divieto di legare le bici ai pali, un signore non riesce a sollevarsi dalla panchina dove si è appena seduto, a causa dei motorini che gli si sono messi accanto.
Sul versante di via Primo Maggio ancora auto in doppia fila. Auto in sosta selvaggia in ogni angolo della città, dove anche la chiusura di un’edicola e la rimozione del chiosco di giornali viene considerata una fortuna, se poi si può parcheggiare visto che nessuno sanziona.

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