R.T.
TERNI – Si può stravincere le elezioni eppure rimanere con l’amaro in bocca, oppure perderle e brindare. A Terni il Pd incassa appena il 20 per cento eppure nella serata di lunedì tra i democratici non sono mancati i brindisi. Dagli alambicchi del Rosatellum è saltata fuori l’elezione di Luigi Spinelli, il segretario del Pd che pure alla Camera era al secondo posto.
Fdi incassa il 30 per cento surclassa la Lega, oltre il quadruplo dei voti, ma non riesce a portare in parlamento Eleonora Pace, il suo esponente di punta. La consigliera regionale faceva affidamento, per andare a Roma, su un seggio dato per sicuro in Campania ma che poi, alla prova dei voti, tale non si è rivelato. Dopo una giornata in altalena i meloniani di Terni con le gomme a terra: «Eleonora è fuori». Unica flebilissima speranza, il ricorso presentato in Campania dalla Bonino che se accolto potrebbe rimescolare le carte.
La Pace che rimane in Regione sembra portare un po’ di ossigeno al sindaco Latini già in grande difficoltà per l’8 per cento incassato in città dalla Lega, oltre 20 punti in meno rispetto alle comunali.
Elena Proietti, assessore Fdi allo Sport e al Turismo, con un piede già a Perugia – è la seconda dei non eletti dopo Michela Sciurpa che invece entra – resta a Palazzo Spada.
Quindi niente sostituzione e niente rimpasto delle deleghe. Una occasione persa per Fdi per rivendicare il suo successone elettorale. Secondo fonti ben informate Fdi comunque non porrà nell’immediato il tema che una Lega surclassata esprima sindaco e vicesindaco. A quanto pare la resa dei conti è rinviata a primavera 2023, quando bisognerà fare le liste e il super assessore di Fdi Orlando Masselli scalda i motori.
