Di Arianna Sorrentino
PERUGIA – «Ci saranno maggiori controlli e applicheremo con più attenzione il regolamento di polizia urbana per chi imbratta determinati luoghi». Ne parla ad Umbria7 l’assessore alla sicurezza del Comune di Perugia Luca Merli.
Le sue parole arrivano dopo l’episodio sconcertante del giovane che si è arrampicato sul Duomo perugino pochi giorni fa: l’esibizione ripresa in un video da un cellulare è diventata virale sui social con tanto di commenti di incitamento e ammirazione, come riportato dal gruppo Telegram Perugia Favelas. «Questi gesti sono atti di inciviltà. Non si ha cura di un bene comune – continua l’assessore Merli –. E in questo caso parliamo di un’opera secolare, con una storia e con un mecenate che ha investito ridando una luce meravigliosa alla Cattedrale». E questo succede a non appena quattro mesi dalla conclusione dei lavori di restauro delle facciate della Cattedrale di San Lorenzo, durati circa un anno. «Rispetto a quello a cui abbiamo assistito immediatamente dopo il covid, ad oggi non si stanno verificando più fatti di violenza e scontri nel centro storico – continua – Ma sta rimanendo il fenomeno di profondo degrado della movida». I risultati delle serate che animano la città si possono notare soprattutto nel fine settimana. All’alba gli operatori della Gesenu devono fare i conti con ogni tipo di sporcizia: dal vetro rotto delle bottiglie, ai bicchieri di plastica usati, ai fazzoletti sporchi, ad avanzi di cibo. Ma spesso si ritrovano anche a ripulire urina e rigetti nei luoghi di passaggio. Principalmente le zone più colpite sono le scalette della Cattedrale, piazza Danti e piazza Piccinino.
«Utilizzano quelle che sono le nostre meraviglie in centro storico come pattumiere», continua Merli. «È bello vedere i ragazzi sulle scalette. Hanno tutta la vista di Perugia davanti a loro. Il problema non è questo – e rimarca – il problema è la grande inciviltà». Quindi come può essere risolto? «Verranno intensificati i controlli della polizia locale, sperando che questo scoraggi determinati comportamenti, che vanno incontro a sanzioni». E potrebbe essere presa in considerazione l’idea di una cancellata attorno al Duomo per preservarlo, come succede anche in altre città italiane? «Non spetta a noi decidere questo: è proprietà della Curia. Ma sicuramente andare a circoscriverne il perimetro avrebbe un impatto visivo inquietante».


