Parole Liberate

Dalla poesia alla musica per dare voce ai detenuti: tre i testi nati nel carcere di Perugia

La presentazione

R.P.

PERUGIA – Un progetto musicale per esprimere le emozioni dei detenuti con versi di poesia trasformati in canzoni, poi raccolte nel cd “Parole liberate”.

Quattordici i brani, frutto di un lungo lavoro iniziato tempo indietro nelle carceri italiane. Il disco, prodotto dall’etichetta sarzanese Baracca & Burattini di Paolo Bedini, è nato due anni fa con l’associazione di promozione sociale “Parole liberate: oltre il muro del carcere” di Beverino che, tra le varie iniziative, proponeva proprio ai detenuti la scrittura di un testo che sarebbe poi stato interpretato da esponenti della canzone d’autore.
Il cd musicale contiene al suo interno anche tre testi delle poesie di detenuti di Capanne, scelti nel 2019 in occasione dell’omonimo premio.

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Lunedì 29 novembre, nella sezione femminile della casa circondariale perugina, l’associazione “Nel nome del rispetto” ha organizzato un momento di condivisione di questa esperienza con l’ascolto di alcuni brani. Hanno partecipato all’evento le detenute che frequentano il corso di scrittura creativa, tenuto da Francesca Gosti dal titolo “Quando la poesia germoglia in carcere”.
Presenti, tra gli altri, la direttrice del carcere Bernardina Di Mario, la presidente dell’associazione Maria Cristina Zenobi, la sua vice Cristina Virili, la consigliera della Provincia di Perugia Erika Borghesi. In sala anche il soprano Federica Balucani, il discografico Paolo Bedini, il pianista compositore Giampaolo Giurioli, Andrea Imberciadori, che ha realizzato un videoclip del brano “Sbagliato”, e la cantautrice Elisa Giorello.
Durante l’incontro è emersa l’importanza dell’arte e della sua espressività quale veicolo per far uscire dalle spesse mura di un carcere le emozioni che, anche a fatica, trovano nei versi di una poesia la loro voce.
Come sottolineato dalla Borghesi, progetti di reinserimento di questo genere danno: «L’opportunità di scavare dentro di sé per far emergere anche sentimenti negativi e trasformarli in emozioni».

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