di Marco Brunacci
PERUGIA – Pronti, arriva il gran giorno del Piano umbro dei fabbisogni di posti letto (il 30 è fissato il d-day) che tanto ha contribuito ad agitare il presidente della Ternana e ancora candidato sindaco a Terni, Bandecchi, prima ancora che eruttasse quel tric trac – diciamo così – di aspre critiche contro la tifoseria, culminate con l’evocazione dell’uso altamente non ortodosso delle bottiglie.
Il Piano è stato esposto ma ancora per qualche ora è in meditazione. Siamo al confronto, in questi momenti, con i partiti della maggioranza. Il 29 è il giorno della riflessione finale in giunta regionale e il 30 la votazione del testo definitivo.
Il numero che circola, fatta la proporzione matematica tra posti letto in sanità privata (il nervo scoperto) e popolazione è di 95 posti in più per Terni.
Ma in tanti hanno fatto presente che non può essere solo la matematica il faro che illuminerà la scelta finale.
Varranno, si dice, anche altri criteri. E il 95 pare destinato ad assottigliarsi.
Una volta approvato il Piano, sempre che Bandecchi, titolare della proposta di nuovo stadio con annessa clinica privata non si rimetta ad armeggiare con le bottiglie, la palla passerà al Comune di Terni.
Se intende portare avanti il progetto stadio-clinica, come da conferenza dei servizi preliminare che lo ha approvato ed il
Consiglio comunale che ne ha dichiarato la pubblica utilità, dovrà chiedere l’autorizzazione alla Regione che andrebbe a sostituire il parere negativo della Sanità in Conferenza di Servizi decisoria.
Se invece si percorreranno altre strade, si dovrà solo prendere qualche precauzione per evitare eventuali fulmini di Giove-Bandecchi.
Via al conto alla rovescia.
